un vecchio astronauta
che con cuor la difende,
con mano, si, assai cauta.
Gran sogni ei possiede:
mentre saltella, vola.
Futuro lui non chiede
nemmeno una parola.
Si sa Dea Luna ama
chi a tanto sa aspirare:
mai sveglia, mai lo chiama
ch'in lei vuol confidare.
Eppur tristezza mena
a lei che fissa affranta,
perché guarda con pena
chi sol di sogni canta.
Conosce nel suo centro,
sempre verrà isolato
chi vive solo dentro
un sogno irrealizzato:
per sempre in essa crede,
lui che si arrende mai,
perché del cielo vede
grandezza immensa assai.
Più d'un'aspirazione,
diventa il solo intento
quello di ammirazione
del singolo momento
di vita che si sveglia
durante la passione,
del sogno su cui veglia
con tanta dedizione.
Anche se non realizza,
suo ardore mai dimena,
giacché per lui è ricchezza,
non solo messinscena.
Cosi Luna regala
a quel suo vecchio amico
una lacrima che cala
per ogni sogno antico.
Perch'esso ormai è perduto,
sepolto nello spazio
di un cuore che ha dovuto
di sogni esser sazio.
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