seguendo i miei pensieri in santa pace,
chi t'ho incontrato, ahimè, la Gelosia,
che per me sol nel cuor degli altri giace.
Mi pareva che fosse un po' arrabbiata
e mi guardasse con risentimento
perché io non l'ho mai considerata
e di questo davvero non mi pento.
M'ha detto: "Non ti piaccio, non mi vuoi,
perché tu mi rifiuti ogni momento,
perché ti fai soltanto i fatti tuoi
e mi respingi senza sentimento?"
Io le ho risposto: "Tu mi appari bella,
una signora molto conturbante,
sei luminosa proprio come stella
ed il fascino tuo non l'hanno in tante."
Ha proseguito: "Questo è il tuo pensare,
e allor quel che ho da dirti non lo taccio,
come tutti anche tu mi devi amare,
a star senza di te non ce la faccio."
Affascinato alfin da tal proposta,
imprevisto finale, con diletto,
la vecchia diffidenza l'ho posposta,
fra le lenzuola siamo andati, a letto!
...
Ma dopo tale incontro delizioso
nel quale son caduto come un fesso,
io mi ritrovo adesso, ahimè, geloso
come nessuno altro, lo confesso!
Voto: | su 2 votanti |
Nessun commento è presente