Ubriachiamoci,
uomini,
della follia del vento,
dell’ingenuità di una rosa
che schiude la propria bellezza
al sole del mattino.
uomini,
della follia del vento,
dell’ingenuità di una rosa
che schiude la propria bellezza
al sole del mattino.
Ubriachiamoci,
uomini,
scaltri e saggi
tiranni di noi stessi:
l’ebrezza dei sogni
rinsavisca
la nostra boriosa presunzione.
La vita danza
dinnanzi ai nostri occhi
nuda di ogni perché
e ride
della corona da sapiente
che ognuno si affatica a portare.
Ubriachiamoci,
uomini,
liberiamoci,
infine,
di noi stessi.
Opera scritta il 21/07/2019 - 21:50
Da Cristina T
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Commenti
Bella questa poesia, un inno al lasciarsi andare, ad assaporare la libertà
Grazia Giuliani 23/07/2019 - 16:17
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