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Mutare dormendo

Così dormendo
con un braccio sotto il cuscino
e poi dal sonno rapito
in quel dormiveglia
più desto che assopito.


Al mattino giunto
dopo tanto pensare
il risveglio del corpo mio.
Come un rettile muto
lascio sopra il letto il mio squame
ed il mio grigiore abbandono.


Arzillo con i miei vent'anni
mi sveglio fra amiche e amici di quei tempi.


Elvira mi attira come allora
in quel vecchio casolare
la prima nostra volta
ancora ad assaporare.


E poi e poi ...
finalmente stanco di pensare
vorrei solo dormire
certi brutti sogni abbandonare
ed ogni banalità far svanire.




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Opera scritta il 11/08/2019 - 19:30
Da Salvatore Rastelli
Letta n.882 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


-Lascio sopra il letto il mio squame
e il mio grigiore abbandono-
Versi veramente originali, trampolino di un salto temporale.

Leo Pardis 24/09/2019 - 15:47

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Caro Salvatore, sognare può essere bello, ma è bello anche poter dormire, ma tu continua a sognare.

santa scardino 02/09/2019 - 20:59

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Caro Salvatore, sognare può essere bello, ma è bello anche poter dormire, ma tu continua a sognare.

santa scardino 02/09/2019 - 20:59

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...restano i sogni belli a farci compagnia, quelli dei ricordi, di Elvira e di di quel casolare...
Delicatissima
Ciao Salvatore

laisa azzurra 12/08/2019 - 09:52

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