Ero un soldo di cacio, sputato fuori dalle medie, rincorrevo l'adolescenza.
Narcotico dell'ormone che stava esplodendo...e il sogno di diventare un uomo.
Non so perché ma fui mandato alla scuola di Cicerone sul colle Celio di Rovigo.
Benedetta la mia prof. Di Lettere che mi ci indirizzò e pace all'anima sua dopo che un male se la portò via.
Così un bel giovane ancora 13 enne bambino si fece pettinato e sorridente la foto da mettere in un tesserino..che rapportato all'età era come il passaporto.
“ Attento Pinocchio ...dovrai stare Caro Carletto.. molto attento al lupo, andando scuola” la mamma!
10.000 lire ti durino fino a sabato ehh non darli al “ Gatto e la Volpe!”
Rovigo a quei tempi sembrava “ Nuova York”.. cacchio, l' Upim, le giostre, il Popsy e quella bonazza di tabaccaia che mi chiedeva spaurita a questo socioletto:
“ Son per te le sigarette” Rosso fa un pevaron in viso “ NO, NO SONO PER UN MIO AMICO” o quelle curve di una maggiorata professoressa 30 anne più playmate copertina di Playboy Pam Anderson che filosofia docente; CON CUI SI SAREBBE PARLATO IN MODO MOLTO APPROFONDITO DI kANT E LA SUA “ CRITICA DELLA RAGION PURA.”...ma nel salotto di casa sua (...)
Sarei poi stato portato in “ reparto rianimazione”.
Ricorderò per sempre cosa provai il primo giorno di scuola di un lontano fucking nostalgia...
“ MILLENOVECENTONOVANTACINQUE!!” era settembre e quelle mafalde di mie paesane piene di se come principi del foro, guardarmi male perché non ero da (8) o scribacchiavo “Forza Juve “ sul sedile! Come fossimo ad processo per cannibalismo di una gallina...dopo un mese come Nobile Umberto al Polo nord!
Buongiorno, l'appello al beneamato da non so quanti improperi professore che era tanto buono, come il San Giovese che alla mattina sorseggiava prima di scuola.. all'osteria di Massenzio con Augusto e le PERIFRASTICHE CATILINARIE DI SVETONIO CICERO gIUGURTA MITRIDATE RE DEL PONTO....indigestione sonnellino al corso di recupero!!!
MAMMA MIA CHE TEMPI, COME SI RIMPIANGO DOPO UN VENTENNIO...walkman rigorosamnte con le cuffie e giravano le hit nostalgiche dell'ultimo bacio dell'estate passata dei festivalbar!!! i numeri delle hot ine in televisone...Quella pubblicità “ Buono Buitoni.... Vota Berlusconi!”
Quanti ricordi e che quattro.. e poi 6 e 7...e poi maturo in una America che 5 anni prima sembrava irraggiungibile... nella semantica di quei murales su quella vecchia di ferrovieri e tranviari stazione che ora sta scomparendo come se ne andasse una pagina della mia vita.
“ Adria, Tagllio di Po..Contarina; Lendinara, Badia o Gaiba o un corrierino fino a Padova!” come quelle infinite sfide a Pallone o chiedersi perché proprio un “Tamburello” fu l'ultima curva di Senna? Non c'era ancora la diaspora delle Moldave in transito trentasei ore verso Chisinau con il Pannolone in dotazione o un odissea immaginaria in pullman transiberiano o trans orientpolesano fino a
Vladivostok con Lenin sindacalista organizzatore scafista di donne in cerca di lavoro nel “ Bel paese”.
Mi ricordo una volta sbagliando a montare sull'autobus fino a Cavarzere chiessi bussando a un campanello: “ Signore per favore mi farebbe fare una telefonata” ad un signore che momenti vedendomi che bussai a casa sua avrebbe chiamato l'Unicef... per aiutarmi.
Noi la cantavamo così la vita con Vasco, Jovanotti, altro che Justin Biber e gli Smartphone, allora c'era lo sciafon della mamma se ti becccava il giornalino VM o le sigarette!
L'agorà era la vita al sabato sera....dopo mezzanotte tornando a casa col gelo del Parnaso ti scivola la candela sulla Kefiah da Arafat del Ciao che si accendeva a pedali e sembrava un sottomarino in un mare di nebbia..se avevi culo o bravitù forse avevi il Phantom Malaguti!
Che queste storie come quelle leggende della Città delle rose non si finiscano mai tramandare come quella volta della voce che Michael Jackson era segretamente ospite al Regina Margherita o che i Visitors stavano appollaiati sul tetto della zia in attesa dell'invasione. Filò di questa vita mia.
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