Chissà se la tua casa esiste ancora
isolata nel fondo allo stradone
dove abitavo anch'io
la stessa via.
isolata nel fondo allo stradone
dove abitavo anch'io
la stessa via.
Da tempo non ci torno
e mi hanno detto
che il paese è cambiato già del tutto,
da qualche anno non si riconosce.
Meglio allora ch'io resti
e non mi muova
da dove sono.
Voglio che il paese
resti fotografato nella mente
com'era allora.
E dunque viva
come una cartolina ormai passata
in bianche e nero
oppure color seppia,
non lo voglio vedere
ora a colori.
E non m'apparirebbe come allora
con la mia casa alta
e il tuo giardino
isolato nel fondo allo stradone.
Sul cancello crescevano le rose...
fioriva giovanile una passione.
Opera scritta il 29/01/2014 - 09:15
Letta n.1003 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
poesia ottima sulla scia del ricordo e della nostalgia;buona lirica
stefano medel 01/02/2014 - 11:10
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Si gusta appieno il sapore nostalgico in questa tua bella poesia.Bravo!
Claretta Frau 30/01/2014 - 10:44
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