Soltanto quattro muri son rimasti
che a mala pena stanno ancora in piedi
per tetto il cielo niente più finestre
cocci di tegole sparsi sul cemento
del pergolato solo fil di ferro.
che a mala pena stanno ancora in piedi
per tetto il cielo niente più finestre
cocci di tegole sparsi sul cemento
del pergolato solo fil di ferro.
Ancora è lì lo spiazzale di pietrisco
dove d’estate sotto il pergolato
ci si passava le serate insieme
e si parlava un po’ di tutto o niente
sotto la luce di una fioca lampadina.
Dentro tre stanze dalle spesse mura
son nati in undici compresi di mio padre
femmine e maschi divisi dalle tende
femmine e maschi uniti dall’amore.
Il bagno fuori di pietra e di lamiere
dove d’inverno li schiaffeggiava il freddo
mentre d’estate diventava un forno.
Soltanto quattro muri son rimasti
a reggere i ricordi di quei tempi
con mio papà ormai solo un fratello
i nonni è tanto che non ci son più.
Raccolgo un coccio e guardo quella tegola
sembra che parli e mi dica tutto passa
tirando su le spalle guardo il cielo
e penso in fondo è vero tutto quanto passa.

Da andrea sergi
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Commenti
Bellissima descrizione e bellissima poesia!
Tutto passa ,ma quante vite animano ancora i ruderi della casa dei tuoi cari!Non sono passate del tutto finche’le pensi e le ricordi in questi versi
Tutto passa ,ma quante vite animano ancora i ruderi della casa dei tuoi cari!Non sono passate del tutto finche’le pensi e le ricordi in questi versi



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