Vivo col mare
Dentro gli occhi
E fuori dal corpo
Con le carezze
Restano le crespe
Nude
Sinuose
Cosparse
Meravigliosamente ondulate
Agguerrite come sguardi
Vitree e notturne
Le gioie dell’interno
Non mi svegliano i rumori
Mi consuma la tempesta
Dentro gli occhi
E fuori dal corpo
Con le carezze
Restano le crespe
Nude
Sinuose
Cosparse
Meravigliosamente ondulate
Agguerrite come sguardi
Vitree e notturne
Le gioie dell’interno
Non mi svegliano i rumori
Mi consuma la tempesta

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Commenti
Desidero poi aggiungere che la lettura scorre fluida e "ondulata." e nonostante la poesia è breve le parole hanno la profondità del mare, il risultato è quel giusto senso di evocazione e una buona padronanza nell'esporre concerti,
emh, concetti anche grazie alla musicalità. Ogni parola è al suo posto e quindi il "brano" in questione non può che essere sinfonia.
Complimenti!


Complimenti!





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Bella, hai "orchestrato" una bella poesia, l'ho letta immettendo un sottofondo immaginario di un brano del noto compositore.
La composizione dispone di una notevole intensità. Beh,diversamente non potrebbe essere, giacché senza ombra di dubbio sei una persona capace dell’ascolto e quindi dai musicali gusti raffinati.
La composizione dispone di una notevole intensità. Beh,diversamente non potrebbe essere, giacché senza ombra di dubbio sei una persona capace dell’ascolto e quindi dai musicali gusti raffinati.


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A me questa poesia è piaciuta tantissimo.


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