Nasce, e malasorte già gli dona pena.
Ignudo ancora, di cure bisognoso
suo destino, ahimè, è tristo e doglioso
ché già negati sono e pranzo e cena.
Ignudo ancora, di cure bisognoso
suo destino, ahimè, è tristo e doglioso
ché già negati sono e pranzo e cena.
Necessita affetto quanto a spiaggia rena,
ma già s’avvia nel suo andar penoso
dal primo giorno, all’eterno riposo,
ch’il padre è orso e nutrice iena.
Misantropo l’uno e impietosa l’altra
ond’appagare loro brutal gusto
donano, crudelmente, danno ingiusto
a creatura che l’Essere augusto,
col Suo immenso volere savio e giusto,
volta cerulea large debol coltra.
Tanto Mano divina aveva disposto,
ma fallaci menti umane portan guasto
a soddisfa di loro grand’egoismo
ch’amore han sol per l’io dell’egoismo.
Opera scritta il 02/02/2014 - 11:15
Da nello maruca
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Commenti
poesia complessa e acuta
stefano medel 06/02/2014 - 08:52
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