Piove
Irrequietudine del mio animo grida le sillabe mute,
Le urla strette tra le denti
E le parole non pronunciate creano un eco rimbalzante
Che nel pieno silenzio tornano da me
E riempiono la mia mente.
Il mio corpo immutabile al tempo
Giace sulla piuma di lacrime
Come fosse un diamante di sale pronto per scendere sulla terra.
Ma chi è, che si prende gioco di me?
Il mio stesso corpo,
Il mio malessere,
La mia psiche incurabile.
Le urla strette tra le denti
E le parole non pronunciate creano un eco rimbalzante
Che nel pieno silenzio tornano da me
E riempiono la mia mente.
Il mio corpo immutabile al tempo
Giace sulla piuma di lacrime
Come fosse un diamante di sale pronto per scendere sulla terra.
Ma chi è, che si prende gioco di me?
Il mio stesso corpo,
Il mio malessere,
La mia psiche incurabile.
Opera scritta il 22/11/2019 - 17:23
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Nel primo commento volevo scrivere "brava".
Scusa ma commento dal cellulare. Ah, sto cacchio di T9
Scusa ma commento dal cellulare. Ah, sto cacchio di T9
Giuseppe Scilipoti 19/12/2019 - 23:25
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La pubblicazione si avvale di adeguate immagini, accostamenti e metafore, ma è la pioggia interiore, praticamente "incessante" che procrea un susseguirsi di un momento, in delle sensazioni causate da una psiche forse che gioca brutti scherzi. Versi che nonostante siano fatte di inquietudine e di qualche vago sapore noir direi che a "pelle" risultano gradevoli al lettore.
A me sicuro.
Brava!
A me sicuro.
Brava!
Giuseppe Scilipoti 19/12/2019 - 23:24
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Sei bravo "fracida". :D e ti sgancio cinque stelline dal cielo ma senza pioggia, in quanto la serata è gradevole, al massimo freschetta.
Mi viene naturale associare questa pubblicazione come una sorta di poetare sfogo/introspettivo.
È ridondante di suggestive immagini, dal vago sapor di un onirico viaggio e di un afflitto guardar a se stessi e... chi non vuol sentire.
(segue commento)
Mi viene naturale associare questa pubblicazione come una sorta di poetare sfogo/introspettivo.
È ridondante di suggestive immagini, dal vago sapor di un onirico viaggio e di un afflitto guardar a se stessi e... chi non vuol sentire.
(segue commento)
Giuseppe Scilipoti 19/12/2019 - 23:22
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stupende parole
Michaela Patricie Zaludova 28/11/2019 - 12:27
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È lo strano gioco della psiche a far nascere pensieri bagnati di gocce...molto bella!
Margherita Pisano 24/11/2019 - 09:37
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