OPERA

Donna sui 45 anni, bella presenza, molto femminile dai lineamenti aristocratici, timida nel rapporto con l’altro sesso. Se la guardavano abbassava gli occhi, se le parlavano diventava rossa come un peperone. Incontri amorosi neanche a parlarne un vero fallimento, Elisa aveva un segreto, un appuntamento al quale non mancava mai, era un’ entità artificiale con cui aveva creato un rapporto di sesso virtuale. Era un mezzo forse eccessivo per combattere la sua insicurezza, il non vedere il suo partner e leggere solo le frasi convincenti la facevano sentire un’ altra, il progresso tecnologico le stava dando una mano. Col suo “sex robot” come lo chiamava aveva pianificato una linea di condotta di periodi più o meno lunghi per soddisfare desideri sessuali e anche qualcosa di più. Questa nuova frontiera di amori virtuali le consentiva di sostituire gli esseri umani sotto le lenzuola sempre disponibili che non l’avrebbero mai fatta soffrire.Elisa in questa sua esperienza non aveva pensato o soltanto rimosso che l’entità con cui si confrontava era un uomo che esisteva davvero, in carne ed ossa, che come lei preferiva l’anonimato per problemi personali.Esaminando bene, la realtà non è molto distante, trascorso del tempo nasce il desiderio di conoscersi magari per curiosità. Stava accadendo questo ultimamente chattando lui le aveva chiesto un appuntamento dove si sarebbero visti, parlati e date quelle carezze che tanto emozionavano fino alle lacrime. Elisa non voleva svegliarsi dal sogno che significava la sintesi e forse la fine del rapporto e dell’amore. Imprevedibile il risultato, quale reazione avrebbe avuto il conoscersi realmente…si sarebbero piaciuti, o l’età li avrebbe divisi o altri ostacoli di altra natura avrebbero distrutto quell’intesa perfetta che si era creata!? Voleva dire interrompere anche l’amore virtuale che le dava felicità. La richiesta era insistente alla fine acconsentì, in fondo era necessario, si stabilì il luogo, un piccolo ristorante, verso le nove di sera, l’avrebbe riconosciuto perché si sarebbe fregiato del fiore che le piaceva in assoluto.Dopo molti dubbi considerazioni, paure, vestita elegante con il suo rossetto più bello insieme alle emozioni che l’avevano condotta all’appuntamento entrò nel ristorante. Distesa su un tavolo una rosa rossa era lì che l’aspettava… e un uomo dall’espressione matura, sul viso una piccola traccia d’un sorriso, dietro gli occhiali occhi profondi nell’attesa di un si e di un bacio che gli avrebbe svelato la verità dell’amore. C’è un filo sottile che lega alcune persone, due anime che si scoprono e si sentono a proprio agio anche quando non si parlano…Si erano detti tutto, avevano smesso di amarsi virtualmente, ora si sarebbero amati per essere felici.

Mirella Narducci

Opera scritta il 12/03/2020 - 16:23

Da mirella narducci

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Attenersi a delle regole in amore non serve praticamente a nulla, pur consapevoli dell’illusione, del miraggio. Nel racconto non esiste dialettica masochistica ma un moto centripeto che l’esperienza amorosa rappresenta.
Mai ordinaria.
Ciao Mirella

GiuliaRebecca Parma 14/03/2020 - 18:16

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A volte basta forzare un pò la propria indole per riceverne "ricompensa". Ottimo racconto con spunti originali ed artistici di gran classe.Ciao

Francesco Scolaro 14/03/2020 - 11:50

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Bello, piaciuto, molto romantico, come sei tu sicuramente. Stai diventando brava anche come narratrice. Ciao.

Giacomo C. Collins 14/03/2020 - 10:43

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Un bel racconto romantico di vita virtuale che diventa vita reale.

Maria Luisa Bandiera 13/03/2020 - 09:19

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Bellissimo racconto, attuale. Scrittura elegante a far da pacchetto ad emozioni vere che ci hai dato in regalo, grazie

Mirko D. Mastro(Poeta) 12/03/2020 - 19:01

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Il primo appuntamento spesso è speciale e indimenticabile e fa tremare i cuori più intrepidi, poco importa se nasce da un approccio virtuale...
certo l'amore si completa con la reale conoscenza...
Romantica poetessa ti abbraccio!

Grazia Giuliani 12/03/2020 - 18:12

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