Aria
Sono nata sul finire di un febbraio, quando
le primule disegnano in anticipo la primavera.
Ho imparato da subito che con i bambini capirsi è semplice.
Quando ti allungano la mano hanno già
scelto di fidarsi di te… sono angeli che alla prossima corriera
avranno ali che diminuiscono man mano
che le loro orme si allungano, quelli che
vi mettono un mattoncino di lego in tasca rubandovi i confini
che avete accettato, orizzonti dimenticati.
Così li guardo giocare, tra i capelli mattini
liberi di colorare fuori dai bordi dei limiti dell’immaginazione.
E giocano con le sensazioni le vivaci parole
dei bambini, le immagini trasmettono percezioni che prendono
in prestito tutto il possibile… dal tangibile.
Non ho smesso di venire nei giardini delle scuole
o sulle panchine vuote nei parchi, ma ho smesso d’avere un’età.
Alle finestre e dai balconi i bambini hanno steso
arcobaleni nei lenzuoli con su scritto Andrà tutto bene, stasera
dentro a un battito oltremisura il canto salirà tra orme piccole
e grandi col mio, che sono Aria… ma che ne può una capinera?!
le primule disegnano in anticipo la primavera.
Ho imparato da subito che con i bambini capirsi è semplice.
Quando ti allungano la mano hanno già
scelto di fidarsi di te… sono angeli che alla prossima corriera
avranno ali che diminuiscono man mano
che le loro orme si allungano, quelli che
vi mettono un mattoncino di lego in tasca rubandovi i confini
che avete accettato, orizzonti dimenticati.
Così li guardo giocare, tra i capelli mattini
liberi di colorare fuori dai bordi dei limiti dell’immaginazione.
E giocano con le sensazioni le vivaci parole
dei bambini, le immagini trasmettono percezioni che prendono
in prestito tutto il possibile… dal tangibile.
Non ho smesso di venire nei giardini delle scuole
o sulle panchine vuote nei parchi, ma ho smesso d’avere un’età.
Alle finestre e dai balconi i bambini hanno steso
arcobaleni nei lenzuoli con su scritto Andrà tutto bene, stasera
dentro a un battito oltremisura il canto salirà tra orme piccole
e grandi col mio, che sono Aria… ma che ne può una capinera?!
Mirko D. Mastro
Opera scritta il 15/03/2020 - 06:04
Letta n.837 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Molto bella, mi piace!
Francesco Curro 23/03/2020 - 18:46
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Le emozioni dei bambini e la sensibilità di una creatura indifesa tratteggiano un quadro che quasi commuove...
Magico Mirko
Magico Mirko
Grazia Giuliani 16/03/2020 - 19:58
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Veramente bellssima la tua poesia, conduce a rileggerla per assaporarla meglio.
mare blu 15/03/2020 - 23:31
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Particolarissima la tua poesia, fatta per questo tempo di ricerca della serenità, compromessa. I bimbi portano sempre speranza coi loro arcobaleni colorati a con i cori che uniscono tutti. Nell'aria il canto di una capinera..... Che speriamo trovi sempre il suo nido.....
Teresa Peluso 15/03/2020 - 20:57
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Bella, originale, geniale l'idea di coinvolgere la capinera in questo gioco di ali e orme...piaciuta molto.
Giacomo C. Collins 15/03/2020 - 17:10
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“Ali che diminuiscono mano mano che le loro orme si allungano”bellissimo verso ,bellissima poesia! Infatti la capacità di sognare è inversamente proporzionale all’età.
Ciao Mirko
Ciao Mirko
Anna Maria Foglia 15/03/2020 - 16:13
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Già che cosa ne può una capinera se tanti liberi non sono come lei? Davvero molto piaciuta questa poesia riflessiva e molto sentita. Complimenti!!!
MARIA ANGELA CAROSIA 15/03/2020 - 14:21
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