Sguardi non bastano,
mani sul petto,
senza potere arginare dolore.
Respiro, sangue che non irrora
le arterie,
braccia lungo i fianchi,
amara impotenza senza slancio.
Il cielo infinito allo sguardo,
senza misura,
capovolto a lambire terra
e quel mare che riversa maree
all'incontrario.
Silenzi non bastano
a sovrastare parole
e muscoli protesi in una rincorsa
mai iniziata,
le rughe sul volto ancora più profonde,
incise dentro, per sempre indelebili.
Il cielo non ha la stessa essenza,
né quel canone di agglomerato di atomi
che collassa su se stesso.
mani sul petto,
senza potere arginare dolore.
Respiro, sangue che non irrora
le arterie,
braccia lungo i fianchi,
amara impotenza senza slancio.
Il cielo infinito allo sguardo,
senza misura,
capovolto a lambire terra
e quel mare che riversa maree
all'incontrario.
Silenzi non bastano
a sovrastare parole
e muscoli protesi in una rincorsa
mai iniziata,
le rughe sul volto ancora più profonde,
incise dentro, per sempre indelebili.
Il cielo non ha la stessa essenza,
né quel canone di agglomerato di atomi
che collassa su se stesso.
Saffo porge ad Attis
il bianco seno da baciare!
Opera scritta il 06/04/2020 - 12:57
Da Alpan .
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Commenti
“Quel mare che riversa maree all’incontrario” illustra la situazione interiore ed esteriore con grande efficacia!Molto bella Alpan!
Anna Maria Foglia 06/04/2020 - 15:48
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