Sotto la zolla
nasconde un segreto,
lo vede soltanto
la nebbia che cade.
Sanno i suoi gesti
di un palpito quieto,
non è troppo tardi
tornare a sperare.
Ha messo da parte
gli anni migliori,
serbava negli occhi
bei campi di grano,
stormivano allegri
ai colpi del sole,
le bionde trecce
sotto un palmo di mano.
Ha messo a tacere
la fame e l’affanno,
per mesi il suo sonno
non fu che sudore:
la sete dei campi
leniva piangendo,
leniva il suo cuore
col sole che muore.
Non è troppo tardi
tornare a sognare
ma di questo non sa
la nebbia che cade,
che bagna quel chicco
che sogna l’estate,
quel seme d’amore
sepolto per te.
nasconde un segreto,
lo vede soltanto
la nebbia che cade.
Sanno i suoi gesti
di un palpito quieto,
non è troppo tardi
tornare a sperare.
Ha messo da parte
gli anni migliori,
serbava negli occhi
bei campi di grano,
stormivano allegri
ai colpi del sole,
le bionde trecce
sotto un palmo di mano.
Ha messo a tacere
la fame e l’affanno,
per mesi il suo sonno
non fu che sudore:
la sete dei campi
leniva piangendo,
leniva il suo cuore
col sole che muore.
Non è troppo tardi
tornare a sognare
ma di questo non sa
la nebbia che cade,
che bagna quel chicco
che sogna l’estate,
quel seme d’amore
sepolto per te.
Opera scritta il 10/12/2010 - 13:56
Da Donna Pola
Letta n.1515 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Sono curiosa di leggere la tua versione, allora! La poesia è ovunque vero?Baci
Donna 12/12/2010 - 12:31
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cara Donna,bellissima questa tua descrizione del lavoro e la fatica di un lavoro così nobile dell'ormai quasi scomparso contadino...Sai anch'io gli ho dedicato una poesia,ma in versione molto caliente,apprezzandone la fisicità dovuta al suo duro lavoro,e non alle ore ed ore passate in palestra a fare bicipidi...Bravissimissimissima Donna!!!
adelaide 11/12/2010 - 21:15
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