Altissonanti verbi stridono,
stretti tra denti nelle mie sinapsi.
Ancor convinto son
d'esser d'alte cose fautore.
Quando due strofe incrocio
m'improvviso genio,
senza talento o dote.
Ma secco mi diletto
a spingere un verso ed un altro
giusto per saggiare del poeta il gusto.
stretti tra denti nelle mie sinapsi.
Ancor convinto son
d'esser d'alte cose fautore.
Quando due strofe incrocio
m'improvviso genio,
senza talento o dote.
Ma secco mi diletto
a spingere un verso ed un altro
giusto per saggiare del poeta il gusto.
Opera scritta il 17/05/2020 - 16:38
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Commenti
Mi sento parte in pieno del dilettantismo poetico che ritengo essere un bel gioco che non fa male a nessuno, poi nel caso di pubblicare e commentare è anche un bel modo di relazionarsi con altri poeti o apprendisti tali. Bella!
Anna Maria Foglia 18/05/2020 - 08:11
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Davvero bravo, complimenti. L'unica cortesia che ti chiedo è quella di cancellare quella "d" eufonica al penultimo verso, minuscola macula che rovina il tutto. A rileggerti!
Philipp Mainländer 17/05/2020 - 23:29
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piaciuta davvero
laisa azzurra 17/05/2020 - 19:56
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Anch'io malato di questa convinzione
ma poi m'accorgo d'essere terra terra,
proprio come un seme caduto dalla pianta
ma proprio come seme do vita ad altro me!
Gradita molto questa tua
ma poi m'accorgo d'essere terra terra,
proprio come un seme caduto dalla pianta
ma proprio come seme do vita ad altro me!
Gradita molto questa tua
Leo Pardiss 17/05/2020 - 19:00
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