Un libro da scrivere,
un libro al quale manca solo l’ultimo capitolo.
Una notte da scrivere
e la città sotto un cielo invisibile,
sotto una pioggia di piombo.
Una notte da scrivere dentro pensieri sonnambuli.
Si accende la finestra e lei si affaccia.
La luce dipinge la sua figura
fatta di trasparenze fantasticate
e movimenti vellutati.
Sono immobile nel respiro,
gli occhi corrono lungo il suo corpo,
mentre il pensiero si raggomitola in un sospiro
che subito si spegne, insieme alla luce della finestra.
Assorbo l’aria densa di pioggia,
il pensiero è fuggito
verso l’attimo di un passato irraggiungibile
lasciandomi nel vuoto di un presente afono,
riempito solo da una sirena lontana
e premonitrice d’ambulanza.
Un libro,
un libro con l’ultimo capitolo ancora da scrivere,
un capitolo che dovrà aspettare
il nebuloso inchiostro di un domani
e il mio riassunto di uomo
nel vuoto di quella finestra spenta.
Voto: | su 0 votanti |