La notte
Ascolto la notte,
in prima fila rapito, stelle che recitano
e, dissolta la fretta del giorno…
spazio offro al respiro.
in prima fila rapito, stelle che recitano
e, dissolta la fretta del giorno…
spazio offro al respiro.
In quel cupo splendore
si incomincia a credere alla luce.
Sono in quell’ intermedio,
quando si acutizza il freddo e fa eco
una sera ormai lontana
mentre l’alba non sembra essere
… poi così vicina.
In quel preciso momento di confusione,
di sospensione dal mondo,
si annodano i pensieri
ed il ticchettio dell’ansia accompagna
il rumore della paura frammista
al silenzio del creato.
In quel momento, proprio in quel momento
mi ricollego a te, amore mio,
e ti abbraccio forte, carezzandoti
i capelli come si fa con un bimbo
fra le braccia di Orfeo.
Luciano Capaldo
Opera scritta il 03/07/2020 - 11:35
Letta n.783 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Una bella lirica che si accompagna al blu della notte ed al silenzio del creato che nella malinconia di un'anima che ascolta si ricollega a momenti importanti della vita. Molto sentita Luciano. Ciao
Maria Luisa Bandiera 03/07/2020 - 15:17
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Quando si è pensierosi preoccupati di notte si pensa a chi non c'è più. Molto coinvolgente. Un caro saluto
MARIA ANGELA CAROSIA 03/07/2020 - 14:00
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