L`aridità di una delusione, il risentimento, svaniscono l`emozione ed il sentimento, costruiti modellati per raggiungere una meta ambita, un desiderio una speranza, un sogno. Si cammina nei giorni, formando quel sogno evocandolo, sperandolo, lo si immagina nelle proprie mani, appartiene alla nostra persona, ed è la ruota che gira per la nostra vita. Se ne sente il profumo, la consistenza, i momenti che segneranno il suo arrivo, saranno colmi di soddisfazione e di entusiasmo per noi stessi. Stimiamo noi ed il desiderio che abbiamo realizzato, lo abbiamo ardentemente modellato secondo i nostri desideri, e ciò ci rende giovani, anzi ci rende non inutili, al nostro fare, ci mantiene sulla linea ove l'essenza della nostra maturità o anzianità, non vi appartiene, siamo con esso partecipi ad un tempo che vi è localizzato. Quando la realizzazione si infrange, la nostra vita assume un carattere misero, siamo svuotati della nostra essenza cui partecipava il nostro desiderio a compierlo.
Il nostro tempo si dilata, la delusione può dilagare, potremmo sentirci anche non in grado come pensavamo che fossimo, potremmo infreddolirci ed avvizzire come una foglia che perde il frutto del suo albero. Ma cosa succederebbe se realizzassimo in quei momenti di dispersione, un desiderio o un sogno altrui? Cosa ci accadrebbe se invece, in quei momenti di abbattimento, con le nostre forze infrante su un sogno non più attuabile, se ne realizzassimo uno per qualcun altro?
Come narrano varie religioni, carità, aiuto, sostegno, "si raggiunge il proprio obiettivo soddisfacendo il bisogno degli altri". Si potrebbe infatti comprendere, che dopotutto, non è l`unico sogno che custodiamo nel cassetto, la nostra attenzione si amplia sulle nostre capacità, tali da essere riuscite anche a realizzare i bisogni e desideri altrui. L`infrangersi del nostro sogno, si realizza sulla constatazione di un'esistenza ormai collocata su un piano più ampio, ed un livello maggiore, che ci consegna in mano una quantità di strumenti umani, sicuramente superiore, alla custodia ed al perseguimento di un solo proprio "piccolo sogno", irrigidisce la sua singolarità, I`importanza; e chissà potrebbe mascherare anche l`avidità di un egoismo nascosto, di un'avarizia latente, che forse nutriva grandi aspettative solo per noi, ma abbatteva anche qualche altra propria dote forse innata, ma condivisibile e coltivabile solo con i buoni rapporti.
Il nostro tempo si dilata, la delusione può dilagare, potremmo sentirci anche non in grado come pensavamo che fossimo, potremmo infreddolirci ed avvizzire come una foglia che perde il frutto del suo albero. Ma cosa succederebbe se realizzassimo in quei momenti di dispersione, un desiderio o un sogno altrui? Cosa ci accadrebbe se invece, in quei momenti di abbattimento, con le nostre forze infrante su un sogno non più attuabile, se ne realizzassimo uno per qualcun altro?
Come narrano varie religioni, carità, aiuto, sostegno, "si raggiunge il proprio obiettivo soddisfacendo il bisogno degli altri". Si potrebbe infatti comprendere, che dopotutto, non è l`unico sogno che custodiamo nel cassetto, la nostra attenzione si amplia sulle nostre capacità, tali da essere riuscite anche a realizzare i bisogni e desideri altrui. L`infrangersi del nostro sogno, si realizza sulla constatazione di un'esistenza ormai collocata su un piano più ampio, ed un livello maggiore, che ci consegna in mano una quantità di strumenti umani, sicuramente superiore, alla custodia ed al perseguimento di un solo proprio "piccolo sogno", irrigidisce la sua singolarità, I`importanza; e chissà potrebbe mascherare anche l`avidità di un egoismo nascosto, di un'avarizia latente, che forse nutriva grandi aspettative solo per noi, ma abbatteva anche qualche altra propria dote forse innata, ma condivisibile e coltivabile solo con i buoni rapporti.
(Luca di Paolo)
Opera scritta il 23/09/2020 - 19:45
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Commenti
Leggendo questo bel racconto mi porta a pensare di passare da "IO" a "NOI", è importante avere uno sguardo per gli altri... il sentimento di un cuore che sa amare... Complimenti!
Gaetano Lo Iacono 24/09/2020 - 10:30
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Questa è una bella riflessione,
complimenti... Io noi e gli altri!
complimenti... Io noi e gli altri!
Grazia Giuliani 23/09/2020 - 20:11
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