OPERA

Nudo nel reliquiario
di una tomba
mi desterò...
dalla gabbia
di morte uscirò.
Nell’ascensione
udrò le trombe giudicanti.
Si solleverà la polvere
salirò dai burroni dell’oblio.
Camminerò lungo il passo
celeste verso le antiche origini.
Lontane saranno le immonde
pianure e i funebri canti.
Si apra l’abbagliante cancello
del Paradiso...si spalanchi
al mio arrivo e sia gioia eterna
il tempo che avrò meritato.

Mirella Narducci

Opera scritta il 02/10/2020 - 13:05

Da mirella narducci

Letta n.847 volte.

Anabasi catartica, sublimazione dell'anima... Componimento fertile e gravido di emozioni.

Filippo MMFS 06/10/2020 - 21:19

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Molto significativa questa poesia, in cui hai saputo immaginare, con dovizia di particolari, cosa ci può essere dopo la morte fisica. Brava

Afrodite T 04/10/2020 - 13:13

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Un tema che va oltre le riflessioni, e abbraccia la Fede.

mare blu 03/10/2020 - 21:52

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Un tono altisonante come quello del giudizio divino...
Brava Mirella, un caro saluto

Grazia Giuliani 03/10/2020 - 19:57

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Un tema che lascia un po' sconvolti per l'impatto trascendentale, ma meritevole di grande apprezzamento. Ciao (grazie). Un saluto

santa scardino 03/10/2020 - 19:43

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Cara Mirella ammiro molto chi ha questa fede...a me purtroppo manca! Un grande abbraccio

barbara tascone 03/10/2020 - 18:54

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Rompo i patti e dico: questo è davvero un bel sogno !

Ernesto D’Onise 03/10/2020 - 15:39

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Una ricerca del vero... che va oltre ogni giudizio, il mio per dirti solo bellissima!

Margherita Pisano 03/10/2020 - 08:05

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