Vi era un’atmosfera misteriosa
quella notte.
La casa silenziosa, luci gialle e rosse ad intermittenza.
L’albero con piccole sfere colorate, lucide, opache.
Uno strano odore amaro aleggiava nell’aria.
Ombre allungate su pacchi colorati.
Sam si era alzato, era nel freddo bagno per fare pipì.
Le braci nel camino avevano ancora
una sottile vita rossiccia.
Fuori tenebre di ghiaccio.
Un pezzetto di vetro verde per terra
vicino al gatto bianco.
Sam piedi nudi sul legno chiaro.
Nel giardino addormentato
la faccia del pupazzo di neve era cambiata,
aveva uno strano ghigno ora..
Il cielo incombeva con intense nuvole di piombo.
Un sibilo di vento, uno scricchiolio.
Il bambino vide al piano di sotto, uscire dal camino,
un piccolo essere vestito di rosso
e con un cappello verde scuro.
Non poteva credere a ciò che stava guardando.
Forse era un folletto..
Passi lenti verso i pacchi infiocchettati.
Con grande e terribile sorpresa,
gli occhi di Sam videro che il folletto stava rovinando i regali.
Fiocchi di carta colorati volavano impazziti.
Li stava tagliando con un coltello argentato.
Una lama.. nell’aria sfregiata.
Il suo cuore pulsante, batteva veloce,
aveva tanta paura, ma doveva fare qualcosa..
Sam tornò indietro nella sua stanza
e prese il suo orsetto di peluche color melassa.
Prese coraggio..
e scese lentamente le scale nella luce fioca.
Il suo pigiama arancio con sopra i pianeti e le stelle.
L’albero dentro casa, illuminato, sembrava galleggiare nel silenzio notturno.
Si avvicinò. Urtò un gufo di ceramica azzurra,
che cadde a terra e si ruppe in tanti pezzi.
Il gatto bianco si svegliò e scappò via.
L’essere misterioso si girò verso di lui.
Una luce di falsa luna sul volto della creatura.
Braci calde, luci fioche, vuoto spaziale.
Il folletto aveva il naso allungato, gli occhi affilati, pelle sporca e denti appuntiti.
L’essere forse era più sorpreso di Sam.
Cercò di scappare verso il camino.
Il bambino allungò la mano destra, venne ferito,
ma riuscì a toccarlo lo stesso.
Il tocco di un’anima pura.
Il folletto si fermò immobile, come una piccola statua
di cristalli di ghiaccio.
Lo stupore. Bagliori di braci negli occhi di Sam.
Lui cadde pesantemente sul pavimento
e si frantumò in mille pezzi come polvere di diamanti.
Lasciando solo il cappello verde, il vestito rosso
e il piccolo coltello d’argento.
E nel cielo squarciato da una fetta di luna..
Sam non avrebbe mai dimenticato
il Natale dei suo otto anni.
Voto: | su 1 votanti |
Grazie
Un racconto natalizio insolito, che apprezzo molto.
Ciao Luca.