Siam qua per vagare lontano
Venuti dal cemento cocente
Ad ammagliare di bel canto.
Venuti dal cemento cocente
Ad ammagliare di bel canto.
Giovani baldi e cantanti
Pieni di sogni senza governi.
a sventolare drappi.
a cavallo di centauri neri e rombanti
così eterni e avvicenti.
baciamo e saremo baciati
i nostri echi ritornano col vento
mentre agitiamo le dorate chiome
per darci speranza.
Schiavi del sole e dei canti
Venuti a sorseggiare quel gusto forte
Nel calice che ricorda la virtù.
Opera scritta il 23/05/2014 - 20:05
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