EVANESCENZE
Aspettavo il treno
e il suo raglio
alle lisce braccia
di metallo.
Al tuo ritorno
la mia testa avrebbe
smesso di volare lontano.
Il cuore troppo pesante
piange per le ferite
e le amare delusioni.
A un passo dalle rotaie
tra polvere e miraggi
l’ampio sorriso
ti cavalcava il viso.
Forte e vicino
il fischio del treno
spezzò l'incantesimo
un'ampia folata di vento
fece ondeggiare il grano
impazzito....
Tutto era finito.
e il suo raglio
alle lisce braccia
di metallo.
Al tuo ritorno
la mia testa avrebbe
smesso di volare lontano.
Il cuore troppo pesante
piange per le ferite
e le amare delusioni.
A un passo dalle rotaie
tra polvere e miraggi
l’ampio sorriso
ti cavalcava il viso.
Forte e vicino
il fischio del treno
spezzò l'incantesimo
un'ampia folata di vento
fece ondeggiare il grano
impazzito....
Tutto era finito.
Mirella Narducci
Opera scritta il 25/01/2021 - 12:06
Letta n.700 volte.
Voto: | su 7 votanti |
Commenti
Mirella, una poesia suggestiva con un incipit che cattura...
Bravissima
Bravissima
Grazia Giuliani 26/01/2021 - 21:12
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Nostalgicamente bella, brava!
Maria Luisa Bandiera 25/01/2021 - 15:08
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Versi suggestivi compongono questa poesia molto bella, la prima strofa ha un impatto straordinario!
Anna Maria Foglia 25/01/2021 - 14:26
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Nostalgia di un tempo perduto. Un caro saluto.
Eugenia Toschi 25/01/2021 - 14:21
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Proprio bella.
Atmosfere che preferisco.
Ma la prima strofa, ancor di più!
Un saluto Mirella
Atmosfere che preferisco.
Ma la prima strofa, ancor di più!
Un saluto Mirella
Loris Marcato 25/01/2021 - 13:58
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Un testo che mi ha colpito davvero molto. Un caro saluto, Mirella
MARIA ANGELA CAROSIA 25/01/2021 - 13:47
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