L\'unico sorriso
In un soffio di vento che si infilò tra il gelo della porta che si apre e quel tiepido spazio fatto di piacere, la notte era pronta a vestirsi di dolcezza.
"Tenni lo sguardo sollevato come quando cerco risposte dal cielo e confusa mi attardo a raccogliere i pensieri che precipitano nella mia mente.
Un uragano di idee mi esplode dentro.
Poche risposte potevano dare un senso a quel confuso mistero.
E da qui la notte si fece più intensa.
Ma questa è un'altra storia che non posso raccontare, forse un'altra volta, chissà!
I Pini ondeggiavano lentamente sotto la brezza del vento e lungo il viale si stagliava l'ombra delle chiome e la sua esile figura.
Camminava lentamente aspirando il profumo nell'aria, come un balsamo leniva ferite di un tempo già passato. Il suo sguardo era profondo e gli occhi lasciavano intravedere una luce di speranza, o forse era solo un bagliore improvviso a far di Lei quella donna tanto attraente?
Non so!
"Manuel pensava ad alta voce mentre ricordava quel momento di pura follia.
Si, infondo era stata una splendida follia incontrare quel giorno Marta.
Sapeva di mare, non il mare d'estate, no, quel mare d'inverno, solitario e suadente, quando in tormento lascia andare le sue onde per infrangersi sugli scogli e respirare il sapore del sale sulla pelle, intensamente.
Un brivido corse lungo la sua schiena e gli fece sentire un freddo intenso, solo un attimo d'incertezza e poi il freddo si trasformò in calde onde di piacere.
Ogni volta che ricordava era così...
Marta ascoltava il ritmo del suo cuore mentre camminava tra quei filari di Pini.
Silenziosa avanzava con la gonna stretta, un piccolo ritaglio di stoffa le ondeggiava sulle gambe.
Niente di più.
La guardava camminare, senza riuscire a staccare gli occhi da quella visione celestiale.
Indifferente e persa nel suo dolore Marta non sapeva niente di quell'uomo che stava per incontrare
in quel posto silenzioso, dove riposano le anime, per l'eternità.
Si spostò i capelli dal viso con un gesto delicato e improvvisamente vide Lui.
I loro sguardi si persero dentro mille uragani, sprofondarono negli abissi più profondi, per poi risalire la corrente lungo il brivido della schiena e seppero in quell'istante che mai più sarebbero stati gli stessi di sempre.
Il viale alberato nascondeva il sole e si ritrovarono orfani per un attimo, senza sole e senza cuore...
Solo il ritmo dell'anima batteva il tempo, il loro tempo struggente,
tra braccia confuse e sospiri di vento.
Si toccarono all'unisono le loro labbra e il sole fece capolino su il loro fiato ansante, era come se il cielo dipendesse da quei due e la follia di un giorno di pioggia lasciasse spazio
al sole di asciugare senza preavviso e senza intenzione.
Era il mistero di un giorno normale
a regalare quel destino incantato.
"Verranno giorni in cui il tempo non si misura con le lancette di un orologio, ma scandisce battiti dentro cuori e sospiri, dove perdersi nell'abisso e risalire la corrente lungo schiene inarcate, per ricevere quell'amore che solo tra anime affini accade e lentamente ritrovarsi dentro un unico sorriso.
Poi chissà!
Il dolore è una spalla chiusa che non si mostra, non si può!
Margherita P.@
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Emozionante tesoro, un abbraccio dolce dolce .