Fra sessant’anni ricorderò
le guance che mi porgevi per farti baciare
l’odore dei tuoi capelli folti dopo la pioggia
le braccia che tendevi verso di me
e quel sorriso che ti cingeva il volto.
le guance che mi porgevi per farti baciare
l’odore dei tuoi capelli folti dopo la pioggia
le braccia che tendevi verso di me
e quel sorriso che ti cingeva il volto.
E’ lungo il tempo che ci separa dai sessant’anni
ci avvolgeremo in molti e indefiniti corpi, ancora,
e trarremo calore dal loro contatto, e insieme godimento,
e quanti luoghi ancora
desteranno in noi nostalgia e desiderio
E quante guance porremo
e quante braccia tenderemo
e quanti sorrisi elargiremo
in questo enorme vizio che è la giovinezza
e nel suo seguito maturo.
Ciò che vedo fra sessant’anni
sono strascichi delle ragazze di un tempo
accostate alle vetrine di un bar,
le loro guance saranno caduche
e i capelli radi
anche le braccia cederanno
ma i loro sorrisi
saranno più freschi e giovanili
dei venti lustri appena trascorsi.
Opera scritta il 09/06/2014 - 14:43
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