La leggenda del cesello
In un’ altrettanto calda notte di luglio di tanto tempo fa una lupa, seduta sulla cima di un monte, ululava per il suo cucciolo senza darsi pace. Nel cielo splendeva ciò che restava dell’ombra della luna. Il lamento della lupa contrariò la Signora che brilla d’argento, la quale gli domandò: < Cosa c’è da lagnarsi tanto? Smetti almeno un poco…>.
“Ti staccasti da me
dell'universo granello
bocca di rosa
nasino di cesello
il mio bianco seno
felice balia
della tua fame di vita
primordiale magia”
rispose la lupa. La luna, allora, cominciò a farsi sempre più grande e luminosa <Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto> disse, dolcemente, alla lupa in pena.
“crescere insieme
incastonati e divisi
adesso lontani
ma mai recisi”
La lupa, tremante di freddo e di paura, al figliolo.
“(…) ti attendo
dalla porta apparirai
meraviglia del mio cuore
tu...felicità...sai!”
Lo strinse forte a sé e, felice ed emozionata, ma non senza aver mille volte ringraziato la luna, sparì tra il folto della macchia. Per onorare quel cuore di luna Eudemonìa le concesse in dono di tornare piena ogni trenta giorni. I lupi lo sanno, e ululano festosi. Gli uomini possono ammirarla in tutto il suo chiarore, e i ceselli degli scultori solo per una notte fanno rilucere sbalzi ed incavi di un innaturale biancore.
- “…” Felicità! di Grazia Giuliani
(da “Torneremo a toccarci senza paura” -21 maggio 2021, Dominique Noir)
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Mirko, Grazia
Bellezza, tenerezza e bravura
La signora d'argento, che dona a poeti e scultori dell'anima, armonia e magia
Spettacolari singolarmente,
insieme, meravigliosi...
Ti ho sempre ammirato per la tua bravura, ma qui è più che bravura è sensibilità rara. Buona domenica Mirko