Narra questa favola antica di un piccolo rigogolo lìvido rimasto solo nel folto del bosco. Le sue ali non erano ferite, ma la paura presa per l’urto nella caduta da un enorme faggio non lo lasciava libero di tornare a volare. Restò così in balia dell’inverno che già faceva sentire i suoi primi geli. Se ne accorse il faggio dai grandi rami che non si preoccupò di dargli riparo dal cattivo tempo. Lo notò da lì a poco un grosso castagno che però non gli offrì rifugio tra le sue fronde. Girovagava l’esserino nell’oscurità della fratta quando si sentì chiamare: “Uccellino vieni tra i miei rami, affinché tu possa ripararti dal freddo.”
“Nel buio della mia depressione tu hai visto un piccolo fiore l'hai guardato e ammirato Era invisibile agli occhi di tutti”
Stupito il rigogolo si voltò e vide che a parlare era stato un piccolo pino che lo accolse su uno dei suoi rami. Subito dopo anche una pianta di ginepro gli offrì le sue còccole per sfamarsi durante il lungo inverno. L'uccellino ringraziò timido
“E sentivo quello sguardo curare il mio male e il fiore cresceva”
Le bacche e quella generosità gli permisero di superare la cattiva stagione.
“Lontana da quel tempo terribile quel fiore è diventato di splendida bellezza alla vista di tutti”
Dio, avendo osservato tutto, volle ricompensare la bontà d’animo del pino e del ginepro chiedendo al vento di non far cadere loro le foglie.
Capita di non vivere una favola per paura che sia una fola, o solo perché quasi tutte le favole hanno luogo in un bosco.
-ispirato alla leggenda della tradizione orale dei Sempreverdi e alla poesia Fiore di A. M. Foglia
(da “Torneremo a toccarci senza paura” -23 maggio 2021, Dominique Noir)
Se... Dominique Noir fosse un pittore e non un poeta avrebbe dipinto il bosco di canti sussurrati, quelli che si sentono tra il frusciare delle foglie degli alberi...quando una brezza gentile soffia sul pennello e accarezza la tela con dolcezza. Ecco questo effetto mi ha fatto leggerti in questo racconto/poesia che Anna Maria di ha ispirato. Sei sempre più bravo. Un plauso Mirko oppure è Dominique ora che lascia il segno?
Margherita Pisano 25/05/2021 - 22:28
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Si, capita, mio dolce Amico E la tua penna è una carezza che asciuga ogni lacrima versata...
Grazie per il tuo commento Sai bene quanto mi emozioni ogni tua...
laisa azzurra 25/05/2021 - 20:03
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Leggere le tue opere è sempre un momento magico, la cosa che mi piace di più è la tua bravura nell'intrecciare ed intersecare versi e scrittura. Bravissimo come sempre. Un affettuoso saluto.
santa scardino 25/05/2021 - 16:35
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Grazie di cuore, davvero...a tutti
Mirko D. Mastro(Poeta) 25/05/2021 - 16:13
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Il buon cuore viene sempre premiato Bellissima la favola e poesia.Complimenti a voi.
Graziella Silvestri 25/05/2021 - 14:31
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Mi ha fatto venire i brividi la tua scrittura Mirko .. lodi e serenissima giornata.
Paolo Ciraolo 25/05/2021 - 13:23
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Certo Mirko , mi farebbe molto piacere. Ti leggo sempre ma come sai sono avaro bei commenti. Un saluto
Loris Marcato 25/05/2021 - 12:59
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Fantastico tutto, dalla prima parola all'ultima. Un racconto/poesia/favola che emoziona enormemente. Se si potesse: 10 stelline ... Bravo!
Maria Luisa Bandiera 25/05/2021 - 08:10
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Molto ben riuscito l’Intreccio tra favola e poesia in questa scrittura creativa dove sono profondi i messaggi veicolati. Leggo tra le righe: la vita è intricata come un bosco e capita di aver paura di vivere, ma per fortuna a volte qualcuno ci aiuta. Ti ringrazio per aver inserito e valorizzato la mia poesia.
Anna Maria Foglia 25/05/2021 - 08:01
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Grazie Giacomo, questo simpatico piccolo uccellino ama da impazzire i fichi. L'ho scoperto solo documentandomi mentre scrivevo questo testo. Ciao caro amico
Mirko D. Mastro(Poeta) 25/05/2021 - 07:53
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Mi correggo...viene chiamato Beccafico reale. Il beccafico invece è color marrone cinereo.
Giacomo C. Collins 25/05/2021 - 07:46
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Bel pezzo...questa favola la racconterò oggi stesso alle mie nipotine. Irene, tra l'altro, ama alla follia gli animali di colore giallo, e il maschio del Rigogolo proprio giallo è. E' un esserino piccolo che si nasconde perché timido, ed è difficile da vedere. Dalle mie parti viene chiamato Beccafico, e non ho mai saputo il motivo di questo soprannome. Ciao Mirko...e bravo!
Giacomo C. Collins 25/05/2021 - 07:42
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