Uomo di mare, e di ricordi
Per qualcuno il mare non potrà essere mai un ricordo da conservare in conchiglia dentro uno scatolone.
Quel mare è l’appartenenza a qualcosa che non conosci del tutto, ma che conosce te.
Oggi la barca di Elle è lì, tirata in secco e orfana. La mano che la governa è impegnata a scrivere, tace il vento che di solito la benedice. Elle è anche un pescatore, torna sempre in acqua.
Ma ogni tanto si piazza qui sul molo, e guarda lontano. Gli sfioro il berretto con reverenza, sorride.
Ci sono strolaghe e svassi al porticciolo e facce che raccontano fatiche di giorni interi con il sale, quando la luce brucia e ti abbaglia. Anche se non posso comprendere il modo in cui lui ama il mare, nemmeno io riesco a starne distante. Di mattina, con la pioggia o col sole si alza per pescare. Per amore. Elle ha imparato presto l’arte della rete e i nomi dei pesci. Nel farmi segno con la mano di sedergli accanto si concede lampi di dolcezza, ma ha la scorza di chi sa che i pescatori non hanno un’esistenza leggera. Neanche nelle poesie che gli piace scrivere. Un altro dei suoi amori.
Conosce tutte le famiglie della costa e ogni tanto saluta qualcuno che sistema il pescato con mano sicura. Ogni giorno tutti loro sono in mare con qualunque tempo, e hanno ricordi che sono favole.
Mi immagino Elle sull’uscio d’una bottega, a tavola tra amici che hanno mani rotte dai secchielli e gli attrezzi necessari alla fatica.
Oggi gli ho portato qualche verso, forse li aggiungerà a una sua poesia. Chissà.
Mi alzo, da quel suo berretto lui continua a guardare laggiù dove le lacrime del mare raggiungono la sera sulla battigia….
Quel mare è l’appartenenza a qualcosa che non conosci del tutto, ma che conosce te.
Oggi la barca di Elle è lì, tirata in secco e orfana. La mano che la governa è impegnata a scrivere, tace il vento che di solito la benedice. Elle è anche un pescatore, torna sempre in acqua.
Ma ogni tanto si piazza qui sul molo, e guarda lontano. Gli sfioro il berretto con reverenza, sorride.
Ci sono strolaghe e svassi al porticciolo e facce che raccontano fatiche di giorni interi con il sale, quando la luce brucia e ti abbaglia. Anche se non posso comprendere il modo in cui lui ama il mare, nemmeno io riesco a starne distante. Di mattina, con la pioggia o col sole si alza per pescare. Per amore. Elle ha imparato presto l’arte della rete e i nomi dei pesci. Nel farmi segno con la mano di sedergli accanto si concede lampi di dolcezza, ma ha la scorza di chi sa che i pescatori non hanno un’esistenza leggera. Neanche nelle poesie che gli piace scrivere. Un altro dei suoi amori.
Conosce tutte le famiglie della costa e ogni tanto saluta qualcuno che sistema il pescato con mano sicura. Ogni giorno tutti loro sono in mare con qualunque tempo, e hanno ricordi che sono favole.
Mi immagino Elle sull’uscio d’una bottega, a tavola tra amici che hanno mani rotte dai secchielli e gli attrezzi necessari alla fatica.
Oggi gli ho portato qualche verso, forse li aggiungerà a una sua poesia. Chissà.
Mi alzo, da quel suo berretto lui continua a guardare laggiù dove le lacrime del mare raggiungono la sera sulla battigia….
Laggiù... una barca rovinata,
che se può morire il sole
pure le barche posson morire.
- a L.
(da “Torneremo a toccarci senza paura” -4 giugno 2021, Dominique Noir)

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Commenti
La bellezza è tutta qua... tra le tue parole e quel mare che conosce chi lo ama, così semplicemente.
Bellissimo racconto con un filo sottile di poesia che splende ora, come non mai!

Bellissimo racconto con un filo sottile di poesia che splende ora, come non mai!



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Che splendido racconto, amo questi scorci pittoreschi nella scrittura che fanno volare con le ali della fantasia e leggendo pare quasi di essere lì su quel molo ad osservare l'orizzonte che si confonde con la linea del cielo. Complimenti sinceri!





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Elle? Mi ricorda qualcuno.
Anche le barche, laggiù...
Tanto di cappello Mirko.
Un saluto
Anche le barche, laggiù...
Tanto di cappello Mirko.
Un saluto


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Grazie Anna Maria e Giacomo.
Giacomo, durante la scrittura il pensiero è andato verso Sottomarina

Giacomo, durante la scrittura il pensiero è andato verso Sottomarina



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Che bello...per un uomo di mare come me è un brano dolce come il miele. ma di che mare parli, si può sapere? Ciaociao.


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Mirko, hai scelto un linguaggio semplice, essenziale, ma efficace per raccontare il tuo protagonista, linguaggio coerente con il personaggio appunto. Bel risultato, con i versi che chiudono di notevole bellezza. 



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