Bene
Allorchè i miei figlioli si sentono oltremodo esausti…
Ma come sto scrivendo?! La traccia della nuova scrittura creativa dice “In sintonia con ciò che senti…”. Da un pensiero di Baudelaire. Innanzitutto leggiamo qual è questo suo pensiero. Il poeta parlando del dipinto “Musica alle Tuileries” scrisse <Tra queste tinte Manet trova qualcosa di poetico in sintonia con le trame del quotidiano>. Bene, iniziamo.
Quando i miei bambini sono tanto stanchi, tra un battito di ciglia e un respiro mi ripetono quanto mi vogliono bene. Resterei ad ascoltarli fino al sonno, ma quello è il momento di accompagnarli a letto. Rimbocco loro le coperte, una carezza sulla testa ai due più grandi e siedo accanto al più piccolo e gli tengo la manina aspettando che si addormenti.
Proprio ieri nell’attesa leggevo che l’anno scolastico che è appena terminato in una delle nostre scuole lo scorso settembre si apriva con una Prof. di lettere che proponeva agli alunni una riflessione su una frase del giornalista statunitense Sydney J. Harris “Lo scopo dell’educazione è quello di trasformare gli specchi in finestre”. Fisso stancamente la finestra e il mio riflesso si sovrappone con ciò che c’è dentro, e l’incontro tra i miei lineamenti e la neve che scende nella palla di vetro sulla musica del carillon crea un gioco di immagini quasi magico. Mi sto per addormentare. I bimbi già sognano, ma io sono troppo occupato a fissare quel vetro per accorgermene. La finestra si apre di colpo sull’anima davanti ai miei occhi insonnoliti: cammino senza meta in questi luoghi tortuosi e ameni, la gente che incontro parla una lingua antica e rara ma non so come la capisco.
La mia mano ritorna a stringere quella di mio figlio. Un po’ sorpreso lo accompagno nel suo sogno, perché insieme comincia la realtà. E sento che gli altri due miei figli mi restituiscono la carezza perché se si sogna da soli, è solo un sogno.
I sogni, in fondo, non sono che le risposte a domande che non sappiamo ancora come fare.
Mi lasciano dormire… forse hanno paura che svegliandomi la mia anima non faccia ritorno. Domani dirò loro di seguire i propri sogni rispettando quelli degli altri.
Mi sveglia il camion della spazzatura, è quasi mattina. Dentro ai cassonetti ci sono i sogni di chi ti costringe a seguire i suoi.
Ma come sto scrivendo?! La traccia della nuova scrittura creativa dice “In sintonia con ciò che senti…”. Da un pensiero di Baudelaire. Innanzitutto leggiamo qual è questo suo pensiero. Il poeta parlando del dipinto “Musica alle Tuileries” scrisse <Tra queste tinte Manet trova qualcosa di poetico in sintonia con le trame del quotidiano>. Bene, iniziamo.
Quando i miei bambini sono tanto stanchi, tra un battito di ciglia e un respiro mi ripetono quanto mi vogliono bene. Resterei ad ascoltarli fino al sonno, ma quello è il momento di accompagnarli a letto. Rimbocco loro le coperte, una carezza sulla testa ai due più grandi e siedo accanto al più piccolo e gli tengo la manina aspettando che si addormenti.
Proprio ieri nell’attesa leggevo che l’anno scolastico che è appena terminato in una delle nostre scuole lo scorso settembre si apriva con una Prof. di lettere che proponeva agli alunni una riflessione su una frase del giornalista statunitense Sydney J. Harris “Lo scopo dell’educazione è quello di trasformare gli specchi in finestre”. Fisso stancamente la finestra e il mio riflesso si sovrappone con ciò che c’è dentro, e l’incontro tra i miei lineamenti e la neve che scende nella palla di vetro sulla musica del carillon crea un gioco di immagini quasi magico. Mi sto per addormentare. I bimbi già sognano, ma io sono troppo occupato a fissare quel vetro per accorgermene. La finestra si apre di colpo sull’anima davanti ai miei occhi insonnoliti: cammino senza meta in questi luoghi tortuosi e ameni, la gente che incontro parla una lingua antica e rara ma non so come la capisco.
La mia mano ritorna a stringere quella di mio figlio. Un po’ sorpreso lo accompagno nel suo sogno, perché insieme comincia la realtà. E sento che gli altri due miei figli mi restituiscono la carezza perché se si sogna da soli, è solo un sogno.
I sogni, in fondo, non sono che le risposte a domande che non sappiamo ancora come fare.
Mi lasciano dormire… forse hanno paura che svegliandomi la mia anima non faccia ritorno. Domani dirò loro di seguire i propri sogni rispettando quelli degli altri.
Mi sveglia il camion della spazzatura, è quasi mattina. Dentro ai cassonetti ci sono i sogni di chi ti costringe a seguire i suoi.
(da “La mente vede quello che sceglie di vedere” -3 luglio 2021)
Opera scritta il 05/07/2021 - 03:20
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Commenti
Concordo pienamente con i commenti precedenti, lo trovo molto interessante e pertinente al tema del mese. Sicuramente non sarà un argomento molto facile da trattare ma è un modo efficace di metterci alla prova… Quindi buona scrittura creativa a tutti…
Anna Rossi 06/07/2021 - 07:06
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Dunque la chiave di lettura del grande autore francese riguarda la sua idea di quotidiano.
A me pare che lo scritto di Mirko D. Mastro(Poeta), sia fortemente in linea con le istruzioni.
Anche ben scritto.
Anche con accenti poetici.
Quasi una poesia in prosa come spesso lo stile di Baudelaire.
Cordiali saluti e grazie.
A me pare che lo scritto di Mirko D. Mastro(Poeta), sia fortemente in linea con le istruzioni.
Anche ben scritto.
Anche con accenti poetici.
Quasi una poesia in prosa come spesso lo stile di Baudelaire.
Cordiali saluti e grazie.
Ralph Barbati 05/07/2021 - 10:33
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Ho camminato in questo sogno e mi ci sono trovata bene ma non sempre ottengo le risposte che vorrei, chissà dove si trova la vera risposta alle nostre domande interiori! Ho letto con piacere questo testo interessante .... 5* ... anche se c'è chi ci si diverte con le stelline ... evidentemente ha molto tempo da sprecare!
Maria Luisa Bandiera 05/07/2021 - 08:03
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