Quell’amore ruvido
dagli infelici affanni,
solido come la pietra
tenero come la giovinezza
tremante come stelo, ma sicuro come quercia.
dagli infelici affanni,
solido come la pietra
tenero come la giovinezza
tremante come stelo, ma sicuro come quercia.
Quell’amore
unico perché raro,
vivo perché pulsante
crudele perché spiato,
fragile perché ingenuo
terso perché puro.
Quell’amore che ci completa,
diletta arsura nel deserto dell’amore.
Che ci avvinghia teneramente
che penetra dentro
e come morbo infetto,ci consuma.
Quell’amore che ogni istante
perdo e ritrovo,
che s’avvicina e s’allontana
che lacera e allieta,
esagerato, ma mai sazio
pieno come il ventre inseminato.
Quell’amore
infinito, al di la dell’eterno!
Il tempo va in fretta...
E mostra le spalle allontanandosi.
Solo si può ricordar : Ho vissuto quell'amore!
Opera scritta il 02/07/2014 - 07:38
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Commenti
Un amore che non si dimentica lascia solo angosce... e questo traspare nei tuoi adorabili versi.
Rocco Michele LETTINI 04/07/2014 - 06:50
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Melodia del rimpianto. Molto dolce e scorrevole. Brava!!! Ciao, Marina :)
Marina Assanti 03/07/2014 - 21:57
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