OPERA

Martire perdonata
da cascate di baci
che travolgono.
Nelle calde notti
le alcove piene
di sospiri senza eco
accarezzano corpi.
Chi oserà giudicare
o condannare la giovinezza
che si fa amante dell’amore
lontana dall’ingenuità
di quel cielo che la vuole casta.
Lei si offre olocausto
delle sue prime carezze.
Non si parla d’inferno
davanti all’amore
se dai piaceri
nascerà il castigo...
inghiottirò i singhiozzi
dimenticherò la sua bocca
un’onda porterà via i baci
sarò obbediente ma niente
rinnegherò dell’amore.
Condannata innocente
metterò una maschera
di velluto liscia morbida
e ingannerò anche il diavolo.

Mirella Narducci

Opera scritta il 06/09/2021 - 11:56

Da mirella narducci

Letta n.637 volte.

Non può esserci condanna quando c'è amore! l'amore vero è purezza di sentimento, brava!

genoveffa genè frau 06/09/2021 - 20:46

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Non ho ancora capito cosa sta aspettando Papa Francesco a cambiare questa grossissima balla, perché dovremo cadere nel peccato se loro stessi ci dicono di amarci, di offrirci con il cuore in mano, e poi dovremo venire da loro a confessare quello che abbiamo fatto avendo promesso di non dire mai niente a nessuno di tutto quello che facciamo insieme, un bel problema, o forse meglio ci hanno messo in un bel pasticcio, ora anche tu metti il dito nella piaga già sanguinante,, ciao dolcissima

FADDA TONINO 06/09/2021 - 12:33

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