E ti perdi a guardare, per sbaglio, quelle foto,
Foto in cui il tuo viso di pesca sorride,
Rifrange in quel sorriso smagliante,
Puro, vero, gaio.
Inevitabilmente confronti quella fanciulla,
Alla donna che sei oggi,
Un po' più "seria" di allora,
Con quel capello bianco che accarezza le guance,
E poi osservi gli occhi, allora pieni, intensi, felici e spensierati,
Fa paura confrontarli con quelli di oggi, ma per ciò che hanno dovute vedere.
Il tempo passa, sfugge, non aspetta.
Guardandomi, rileggo su quel sorriso quella promessa: che avrei vissuto d'un fiato, che ne sarebbe valsa la pena, che mai mi sarei guardata indietro...
Ma ogni volta che mi guardo, cercando di afferrarmi e "ri-entrare" in quell'abito, infrango quella promessa.
Poi mi accorgo che la "me" della foto non esiste se non guardando indietro...ma adesso è avanti che devo vedere.
Che ne valga la pena.
Sempre.
Foto in cui il tuo viso di pesca sorride,
Rifrange in quel sorriso smagliante,
Puro, vero, gaio.
Inevitabilmente confronti quella fanciulla,
Alla donna che sei oggi,
Un po' più "seria" di allora,
Con quel capello bianco che accarezza le guance,
E poi osservi gli occhi, allora pieni, intensi, felici e spensierati,
Fa paura confrontarli con quelli di oggi, ma per ciò che hanno dovute vedere.
Il tempo passa, sfugge, non aspetta.
Guardandomi, rileggo su quel sorriso quella promessa: che avrei vissuto d'un fiato, che ne sarebbe valsa la pena, che mai mi sarei guardata indietro...
Ma ogni volta che mi guardo, cercando di afferrarmi e "ri-entrare" in quell'abito, infrango quella promessa.
Poi mi accorgo che la "me" della foto non esiste se non guardando indietro...ma adesso è avanti che devo vedere.
Che ne valga la pena.
Sempre.
Opera scritta il 19/10/2021 - 22:06
Da Monica White
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