In quell'aspro canneto
al di là del fiume.
Tra il frinire delle cicale
e il ronzio dei calabroni
sotto un caldo torrido
all'ombra del canneto
lei, la capinera.
Incantava con il suo bel canto
tanto che mi ritrovai ingarbugliato
nella maglia dei suoi desideri
fin quando un giorno
sazia della sua malia
e la voglia di evadere
tutto il mio amore
deposi nel fiume.
E con un filo d'erba al becco volò via.
Rincorsi il fiume
fino a quell'ignoto tratto
dove il suo bel canto e l'amore mio
nei ricordi ho posto.
al di là del fiume.
Tra il frinire delle cicale
e il ronzio dei calabroni
sotto un caldo torrido
all'ombra del canneto
lei, la capinera.
Incantava con il suo bel canto
tanto che mi ritrovai ingarbugliato
nella maglia dei suoi desideri
fin quando un giorno
sazia della sua malia
e la voglia di evadere
tutto il mio amore
deposi nel fiume.
E con un filo d'erba al becco volò via.
Rincorsi il fiume
fino a quell'ignoto tratto
dove il suo bel canto e l'amore mio
nei ricordi ho posto.
Opera scritta il 07/01/2022 - 10:12
Letta n.574 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Bella poesia e bellissimo verseggio. Un caro saluto, Salvatore
MARIA ANGELA CAROSIA 09/01/2022 - 13:37
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Una bella poesiola
Alberto Berrone 07/01/2022 - 19:26
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Bella lirica e bella chiusa, apprezzata molto!
Maria Luisa Bandiera 07/01/2022 - 13:24
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