Non può essere un caso, mai lo è.
Se questa notte.
nel forte vento di una bufera,
invece di trovar riparo
io resto qui,
a contemplare il violento agitarsi
di una bandiera.
A chiedermi se poi domattina
la troverò ancora lì,
ancorata al palo,
o se sarà volata altrove.
Se avrà resistito,
o avrà deciso
di lasciarsi andare.
Se questa notte.
nel forte vento di una bufera,
invece di trovar riparo
io resto qui,
a contemplare il violento agitarsi
di una bandiera.
A chiedermi se poi domattina
la troverò ancora lì,
ancorata al palo,
o se sarà volata altrove.
Se avrà resistito,
o avrà deciso
di lasciarsi andare.
Ma sì, forse anch'io
sto aspettando
un motivo che mi scuota,
che mi porti via.
Da troppo tempo son fermo.
Aggrappato a non so più cosa,
a non so più perché.
Ecco allora giungere,
dentro un frangente all'apparenza ostile,
un benevolo sussulto.
Hanno una brutta reputazione le tempeste,
non del tutto meritata.
Sarà che sottovalutiamo il pericolo
di tossiche apatìe.
Opera scritta il 04/02/2022 - 15:43
Letta n.467 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Anna Cenni: ti ringrazio di cuore, credimi. Mi ha emozionato il tuo commento, in quanto significa che questi miei versi sono riusciti a veicolare un qualcosa di bello, che poi è l'unica ragione per cui pubblico ciò che scrivo. Un caro saluto e ancora grazie di cuore.
Fabrizio Coccia 04/02/2022 - 19:15
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A me pare una poesia meravigliosa...
Anna Cenni 04/02/2022 - 18:30
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