ULTIMA A MORIRE LA SPERANZA
Questa è la mia terra
dove sono cresciuta
il vento mi porta
le fragranze antiche
sapori di more asprigne
cieli limpidi.
Innamorata della vita
mi aggredisce la sua
bellezza rimasta
incontaminata nel ricordo.
Il mio dio è immenso
e solitario... nudo
come la verità si aggira
fra grovigli di rovi
graffiandosi le gambe
in cerca del mio cuore
che ama ancora.
In queste viscere
dove ogni zolla
nasconde una lacrima
c’è fame di vita
e di speranza che il meglio
deve ancora venire.
dove sono cresciuta
il vento mi porta
le fragranze antiche
sapori di more asprigne
cieli limpidi.
Innamorata della vita
mi aggredisce la sua
bellezza rimasta
incontaminata nel ricordo.
Il mio dio è immenso
e solitario... nudo
come la verità si aggira
fra grovigli di rovi
graffiandosi le gambe
in cerca del mio cuore
che ama ancora.
In queste viscere
dove ogni zolla
nasconde una lacrima
c’è fame di vita
e di speranza che il meglio
deve ancora venire.
Mirella Narducci
Opera scritta il 28/02/2022 - 09:45
Letta n.468 volte.
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Commenti
Composizione dominante di limpida suggestione Bravissima
FADDA TONINO 28/02/2022 - 17:06
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Molto intensa e ben scritta, scorrevolissima.
Certo, la Speranza deve essere sempre l'ultima a morire.
Complimenti,
Marina!
Certo, la Speranza deve essere sempre l'ultima a morire.
Complimenti,
Marina!
Marina Assanti 28/02/2022 - 11:44
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