La tombola di nonna Ivette
La signora Ivette era rientrata da poco dalla partita a tombola con le sue amiche del centro anziani, subito dopo il funerale del nipote Jerome, quando suonò il campanello. Aprendo la porta, un uomo dal viso scavato e il mento a punta si presentò con gentilezza <Buongiorno Signora Ivette, mi ha dato il suo indirizzo il meccanico Silvain. Ha detto che lei ha da vendere una Volkswagen Beetle…>.
Un po’ sorpresa di avere già un compratore, Ivette invitò l’uomo ad entrare “Venga, è sempre gentile Silvain. Gliene ho parlato solo l’altro ieri, era del mio povero nipote. Si sieda, le faccio un caffè”.
Lo strano tipo iniziò a guardarsi intorno mentre Ivette era in cucina “Sa, mio nipote Jerome era proprio un bravo ragazzo!”.
L’uomo appoggiò la tazzina vuota sul tavolino e fece una smorfia con la bocca <Bà> disse <È disgustoso questo caffè!!>.
La signora intanto era andata a cercare le chiavi dell’automobile, e aveva subito chiamato gli amici della tombola per festeggiare la vendita con un’altra partita.
All’improvviso bussò alla porta Silvain, chiamato con un w-app dal finto compratore.
Appena Ivette aprì, sentì l’ospite ridere e guardò confusa il meccanico che riuscì solo a dire <<Mi dispiace, Signora>>.
Il tipo dal mento a punta scaraventò Ivette sul divano con l’intenzione di soffocarla con un cuscino, mentre suonò di nuovo il campanello.
Silvain aprì senza pensarci e i cinque amici di Ivette entrarono velocemente.
Il finto compratore iniziò a ripetere <Vecchia, tuo nipote non avrebbe dovuto rubarci quella macchina all’asta…>. Ma i nonnetti vedendo la scena, come se fossero aiutati da una forza soprannaturale, iniziarono a picchiare i tipacci con libri, statuette e tutto quello che trovarono mettendoli in fuga.
Quella sera il gruppetto giocò per tutta la notte a tombola e la signora Ivette decise di non vendere più l’auto. Decisero anche che un pomeriggio alla settimana avrebbero giocato a casa della loro amica.
Nei mesi seguenti più di una persona, dal postino al ragazzo che consegna il latte, e qualche vicino giurarono di aver visto dalla finestra gli anziani giocare a tombola con Jerome.
La signorina Camille del centro anziani disse addirittura di aver sentito Ivette telefonare al nipote per chiedergli un passaggio, e di averla salutata un giorno su una Volkswagen Beetle con un giovane ragazzo.
Un po’ sorpresa di avere già un compratore, Ivette invitò l’uomo ad entrare “Venga, è sempre gentile Silvain. Gliene ho parlato solo l’altro ieri, era del mio povero nipote. Si sieda, le faccio un caffè”.
Lo strano tipo iniziò a guardarsi intorno mentre Ivette era in cucina “Sa, mio nipote Jerome era proprio un bravo ragazzo!”.
L’uomo appoggiò la tazzina vuota sul tavolino e fece una smorfia con la bocca <Bà> disse <È disgustoso questo caffè!!>.
La signora intanto era andata a cercare le chiavi dell’automobile, e aveva subito chiamato gli amici della tombola per festeggiare la vendita con un’altra partita.
All’improvviso bussò alla porta Silvain, chiamato con un w-app dal finto compratore.
Appena Ivette aprì, sentì l’ospite ridere e guardò confusa il meccanico che riuscì solo a dire <<Mi dispiace, Signora>>.
Il tipo dal mento a punta scaraventò Ivette sul divano con l’intenzione di soffocarla con un cuscino, mentre suonò di nuovo il campanello.
Silvain aprì senza pensarci e i cinque amici di Ivette entrarono velocemente.
Il finto compratore iniziò a ripetere <Vecchia, tuo nipote non avrebbe dovuto rubarci quella macchina all’asta…>. Ma i nonnetti vedendo la scena, come se fossero aiutati da una forza soprannaturale, iniziarono a picchiare i tipacci con libri, statuette e tutto quello che trovarono mettendoli in fuga.
Quella sera il gruppetto giocò per tutta la notte a tombola e la signora Ivette decise di non vendere più l’auto. Decisero anche che un pomeriggio alla settimana avrebbero giocato a casa della loro amica.
Nei mesi seguenti più di una persona, dal postino al ragazzo che consegna il latte, e qualche vicino giurarono di aver visto dalla finestra gli anziani giocare a tombola con Jerome.
La signorina Camille del centro anziani disse addirittura di aver sentito Ivette telefonare al nipote per chiedergli un passaggio, e di averla salutata un giorno su una Volkswagen Beetle con un giovane ragazzo.
Opera scritta il 29/05/2022 - 11:52
Letta n.408 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
5*
Aquila Della Notte 29/05/2022 - 21:52
--------------------------------------
Un raccontino veramente originale e simpatico.
Maria Luisa Bandiera 29/05/2022 - 16:21
--------------------------------------
5* per te e la nonnina
Marina Assanti 29/05/2022 - 13:06
--------------------------------------
Simpaticissimo racconto, assai ben scritto.Sei sempre più bravo, Simone, è piacevolissimo leggerti, complimenti
Marina Assanti 29/05/2022 - 13:04
--------------------------------------
Diventi sempre più bravo..evviva!! Bella storia hai fantasia e sensibilità da vendere!! Un bacetto!!
Anna Cenni 29/05/2022 - 12:54
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.