Passeggiando ci colpisce una struttura,
che sul marciapiede appare come bruttura,
sembra il pezzo di un'astronave,
all'apparenza non ha nulla di soave.
che sul marciapiede appare come bruttura,
sembra il pezzo di un'astronave,
all'apparenza non ha nulla di soave.
Un ragazzino la guarda interrogato,
che sarà mai quel parallelepipedo sgangherato,
rispondi in maniera che par cacofonica,
' E' una cabina telefonica!'.
Meravigliato allor ammira quella cornetta,
udendo la funzion d' uso di quella strana casetta,
bizzarro che ci si mettesse in fila per una telefonata,
inserendo monete per una chiacchierata.
Par strano anche a me pensar di aspettare,
sul suo uscio ho atteso anche io per parlare,
ci si dava un appuntamento la volta precedente,
davanti al telefono si aspettava come penitente.
Oggi quelle attese fatte di amore e cortesia,
non esistono piu' e si è persa la magia,
quando si componeva un numero con amore,
e dall'altra parte un 'pronto' scaldava il cuore.
Opera scritta il 01/06/2022 - 06:55
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Commenti
Sempre bella!! Anch'io le ricordo con nostalgia!!
Anna Cenni 01/06/2022 - 11:28
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