OPERA

Signore mio del cosmo intero
inchiodato a questa croce di granito
col sangue che ti cola dal costato
e il capo avvinto da aguzze spine.

Da su a giù a Te vien tanta gente
che muove istanze al tuo cospetto:
affanni assilli e pene da patire
a volte false e altre invece vere.

C’è tizio con l’angoscia del malocchio
caio che non ha di che campare
sempronio incappato in un papocchio
e chi invece … la figlia da sposare.

Ma a te Signore mio chi ci pensa
che stai sempre lì all’acqua e al vento
anche quando volge a tramontana
senza un vestito nè … sciarpa di lana?

Opera scritta il 02/09/2022 - 17:57

Da Francesco Scolaro

Letta n.561 volte.

Penso sia lo specchio di quanto i nostri tempi siano pesanti e difficili e il nostro Dio ne porta addosso tutto il peso e il dolore....
Si corre a ricordarsene solo per i propri fini e poi lo si lascia lì, senza alcuno sguardo di umanità....Un pensiero importante, questo, reso con estrema verità!

Alessia Torres 07/09/2022 - 17:03

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Bisogna pensare anche a lui, soprattutto. Meravigliosa anche per lo stile

MARIA ANGELA CAROSIA 07/09/2022 - 09:18

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Preghiera al Signore affinché, ogni tanto pensi anche al povero crocifisso, al freddo e al gelo, cui ognuno chiede piccole grazie e favori.

Aquila Della Notte 03/09/2022 - 21:27

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Forse Dio non ha bisogno di pensatori?

Zio Frank Storie del gufo 03/09/2022 - 19:39

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Io penso che sia sempre l'uomo a metterlo costantemente in croce, se l'umanità tutta imparasse ad amare veramente sicuramente sarebbe migliore!

Maria Luisa Bandiera 03/09/2022 - 16:19

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Già a Lui chi ci pensa? Molto significativa questa tua!!

Anna Cenni 03/09/2022 - 12:31

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Bellissima, lo penso spesso davanti alla mia Madonnina dei Campi, quando vado in campagna. Lei col volto dolce e mesto, e il bimbo divino tra le braccia. Cosa tocca vedere loro e non solo i problemi singoli di ognuno, più o meno gravi, ma le guerre, le distruzioni, le persecuzioni...
L'ho molto apprezzata, Francesco, scritta anche molto bene.
Ciao!

Marina Assanti 03/09/2022 - 11:05

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