Le Notti di Elisa -se quel social si chiamasse Visagelivre
Avevo solo bisogno di cambiare. Forse non mi piacevo più molto>
Elisa ha perso diversi chili e ha cambiato tinta e taglio di capelli.
Ha cominciato a vedere persone e ora ha delle nuove amiche.
Su Sidebast ha ritrovato un amico di vecchia data e hanno ricominciato a frequentarsi.
Lunghe telefonate e altrettanto lunghe uscite.
Un mattino suo marito le ha chiesto di accompagnarlo l’indomani al lavoro con la scusa di farle vedere qualche posto nuovo. Avrebbe voluto stare un po’ con lei.
Ma Elisa se ne è dimenticata.
Lui si ripete che avrebbero solo bisogno di crearsi spazi insieme, seguire interessi comuni come visitare luoghi e darsi il tempo di riscoprirsi e conoscersi di nuovo.
Rincasando, Elisa stasera lo attende con una domanda <Ci sono problemi se stasera esco? Ho pensato che dovremmo trovarci i nostri spazi, seguire ognuno i propri interessi>
Stasera prima di uscire lei lo ha abbracciato e hanno iniziato a ballare sulle note di Non je n’ai rien oubliè.
Ora è solo sul poggiolo con quella piega amara nell’espressione che Aznavour ha sempre avuto.
Il foglietto nella tasca lo lascerà a Elisa accanto al bozzetto della copertina che lei sta disegnando per il libro che D. sta finendo di scrivere
‘Sorrido mio malgrado, solo guardandoti’
E alza gli occhi verso la gatta che sa stare sulla grondaia, con tutto il peso di questa notte sulle ciglia.
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Profondo e intenso questo tuo scritto, tu sai descrivere particolari situazioni di vita, vissuta o inventata, non importa perché il sapersi immedesimare tra le parole che scriviamo è un grande dono.