Lavorare per un anziano, non è facile.
Ci sono momenti no e momenti si.
Un giorno d' estate, cercavo delle ore extra e mi avevano presentato te, nonnino.
Ti chiamo così, perché avresti l' età di mio nonno.
Ricordo ancora la grande casa su due piani che avevi, naturalmente tutta da riordinare.
Un bel disastro di fatica e sudore.
Te sul divano, alzavi le braccia dicendo di pulire un po' alla volta, quante volte a settimana ero libera io.
Così iniziai a pulire stanze su stanze, ero stanca ma soddisfatta, perché ne avevi proprio bisogno.
Due giorni dopo che ero venuta da te, ricordo ancora che mi hai telefonato tutto agitato, dicendo che per sbrinare il frigo, avevi allagato la cantina.
Ecco, li ho pensato, iniziano i guai!
A 92 anni, si va in cantina, si sbrina il frigo, perché non si sa come passare la giornata.
Oppure si inizia a dipingere un muro per togliere la muffa, o a svitare qualcosa in bagno.
Ah, mamma mia, li sono iniziate le chiamate per ogni cosa e io correvo sempre da te.
Poi ti sei calmato si, per modo di dire.
Ogni lavoro che facevo, mi controllavi come un controllore e mi davi gli ordini, volevi perfino ti sistemavo l' officina.
Ci eravamo arrabbiati, perché tu cercavi un tuttofare e con tutto l' impegno, io non ero un muratore, un falegname, un pittore.
Ma una ragazza delle pulizie.
Dicevi non serve pulire qui, è tutto apposto.
La casa era in uno stato piuttosto malandato e io te l ho messa in ordine quasi tutta.
Anche se tu, non mi lasciavi tanto fare, poi eri contento.
Così dopo mille lamentele alle mie spalle, il tuo carattere burbero, un giorno sei cambiato.
Forse eri così perché sei tanto solo o forse eri tremendo anche da giovane, sta di fatto che hai iniziato ad apprezzarmi e io mi sono rilassata.
Così ho iniziato a parlare di tutto e abbiamo legato sempre più.
Ora che ti vedo sulla poltrona, ho imparato a capirti.
Ci sono giorni in sui sei incavolato e io ti parlo poco, ti lascio tranquillo nel tuo piccolo nido.
Giorni in cui vuoi parlare e mi sei attaccato come colla.
Giorni che ridiamo, giorni che ci abbracciamo, perché sai ti ho capito.
So ti manca l' affetto, la compagnia e tante volte ti arrabbi perché sei stanco.
Vorrei dirti che avrei voluto conoscerti prima, per aiutarti, darti un po' di serenità e risate.
Perché se io sono unica per te, tu lo sei per me.
Hai la grinta di una tigre, non stai mai fermo, ma soprattutto mi chiami me, per sistemare i casini, quindi si, ti voglio bene e ci sarò sempre per te.
La tua nipote swifferina.
Ci sono momenti no e momenti si.
Un giorno d' estate, cercavo delle ore extra e mi avevano presentato te, nonnino.
Ti chiamo così, perché avresti l' età di mio nonno.
Ricordo ancora la grande casa su due piani che avevi, naturalmente tutta da riordinare.
Un bel disastro di fatica e sudore.
Te sul divano, alzavi le braccia dicendo di pulire un po' alla volta, quante volte a settimana ero libera io.
Così iniziai a pulire stanze su stanze, ero stanca ma soddisfatta, perché ne avevi proprio bisogno.
Due giorni dopo che ero venuta da te, ricordo ancora che mi hai telefonato tutto agitato, dicendo che per sbrinare il frigo, avevi allagato la cantina.
Ecco, li ho pensato, iniziano i guai!
A 92 anni, si va in cantina, si sbrina il frigo, perché non si sa come passare la giornata.
Oppure si inizia a dipingere un muro per togliere la muffa, o a svitare qualcosa in bagno.
Ah, mamma mia, li sono iniziate le chiamate per ogni cosa e io correvo sempre da te.
Poi ti sei calmato si, per modo di dire.
Ogni lavoro che facevo, mi controllavi come un controllore e mi davi gli ordini, volevi perfino ti sistemavo l' officina.
Ci eravamo arrabbiati, perché tu cercavi un tuttofare e con tutto l' impegno, io non ero un muratore, un falegname, un pittore.
Ma una ragazza delle pulizie.
Dicevi non serve pulire qui, è tutto apposto.
La casa era in uno stato piuttosto malandato e io te l ho messa in ordine quasi tutta.
Anche se tu, non mi lasciavi tanto fare, poi eri contento.
Così dopo mille lamentele alle mie spalle, il tuo carattere burbero, un giorno sei cambiato.
Forse eri così perché sei tanto solo o forse eri tremendo anche da giovane, sta di fatto che hai iniziato ad apprezzarmi e io mi sono rilassata.
Così ho iniziato a parlare di tutto e abbiamo legato sempre più.
Ora che ti vedo sulla poltrona, ho imparato a capirti.
Ci sono giorni in sui sei incavolato e io ti parlo poco, ti lascio tranquillo nel tuo piccolo nido.
Giorni in cui vuoi parlare e mi sei attaccato come colla.
Giorni che ridiamo, giorni che ci abbracciamo, perché sai ti ho capito.
So ti manca l' affetto, la compagnia e tante volte ti arrabbi perché sei stanco.
Vorrei dirti che avrei voluto conoscerti prima, per aiutarti, darti un po' di serenità e risate.
Perché se io sono unica per te, tu lo sei per me.
Hai la grinta di una tigre, non stai mai fermo, ma soprattutto mi chiami me, per sistemare i casini, quindi si, ti voglio bene e ci sarò sempre per te.
La tua nipote swifferina.
Opera scritta il 04/11/2022 - 23:10
Da Mary L
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Voto: | su 7 votanti |
Commenti
Se avessi il numero del tuo conto avrei messo mille euro, certi Capolavori del cuore vogliono assolutamente una giusta ricompensa con affetto Tonino 10 & LODE
FADDA TONINO 06/11/2022 - 18:53
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Sei un tesoro
Marina Assanti 05/11/2022 - 21:07
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Bello, brioso, delicato, toccante.5*
Aquila Della Notte 05/11/2022 - 20:34
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Grazie Laisa, Maria , Marina e Anna
Ho anche io il mio caratterino, quando una persona è scorbutica con me ho imparato a non arrabbiarmi più di tanto
Ho anche io il mio caratterino, quando una persona è scorbutica con me ho imparato a non arrabbiarmi più di tanto
Mary L 05/11/2022 - 18:54
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Ho pensato al mio papà....
Lui ti avrebbe detto: siediti, non ti affaticare. Non preoccuparti, ti pago ugualmente.
Lui ti avrebbe detto: siediti, non ti affaticare. Non preoccuparti, ti pago ugualmente.
Ciao dolce Mary
laisa azzurra 05/11/2022 - 15:01
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Sei un tesoro, Mary, e una persona dolce e sensibilissima.
E' splendido questo tuo racconto, molto ben scritto... e con il cuore.
Tu sei un angelo che sparge amore e vedi che questo ripaga... hai fatto felice un uomo anziano e solo, e ora siete legati da affetto e rispetto, stima e simpatia.
Ti abbraccio forte forte... sei davvero speciale
E' splendido questo tuo racconto, molto ben scritto... e con il cuore.
Tu sei un angelo che sparge amore e vedi che questo ripaga... hai fatto felice un uomo anziano e solo, e ora siete legati da affetto e rispetto, stima e simpatia.
Ti abbraccio forte forte... sei davvero speciale
Marina Assanti 05/11/2022 - 12:13
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Molto apprezzato questo racconto, il mio elogio!
Maria Luisa Bandiera 05/11/2022 - 11:13
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Sei una persona incantevole Mary, io non son capace di fare apprezzamenti belli, ma il tuo racconto esprime l'incanto che emani e diffondi!!
Anna Cenni 05/11/2022 - 10:55
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