Giustezza palesata- Alinea IV
Al fianco del Califfo Yusuf osservasti
senza muovere ciglio i mercanti arabi
di schiavi, e alla tavola del governatore
di Cordova faceste la conta dei morti:
diciotto milioni tra gli oppressi, incuranti
della mia presenza, un suo lacchè a ore.
In sella col re Tamerlano lasciaste sul
campo diciassette milioni di cadaveri,
e davanti al fuoco ascoltasti, alticcio
appena fuori dalla tenda di Gengis Khan
i racconti dei guerrieri mongoli alteri
dei quaranta milioni caduti; dal pagliericcio
nel recinto dei cavalli vi udii anch’io.
Eravamo insieme anche durante la conquista,
l’esplorazione e l’occupazione delle Americhe.
Tu con i tuoi bei vestiti in tessuto di cotone
da colonizzatore, io laido mozzo sdegnato.
Quindici milioni periti per visioni estatiche.
…sono chi ha fatto…
-Dentro queste Cronache azzimate da poema in sei alinee, la fede come a volte accade non è che il motivo addotto a discolpa di ben altro.
Chiede un'altra volta ancora l’autore la pazienza dell’attento lettore…
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L'articolista partiva da un dato di fatto: I rilevamenti delle carote di ghiaccio, rilevavano un calo dell'anidride carbonica a seguito dell'uccisione di milioni di contadini da parte dei mongoli, con conseguente crescita di foresta dove c'erano i campi.
Il calo dell'anidride, avrebbe provocato un raffreddamento del clima, con conseguenti diminuzioni dei raccolti, fame, indebolimento della popolazione che favorì la peste nera che dimezzerà la popolazione mondiale.
Notate le calzature e lo scorcio d'abiti delle 3 alinee...
Potrebbe essere la nuova bibbia, questa tua Alinea. Nella foto ci vedo C. Chaplin.
magistrale la tua scrittura,
Mirko