Annaspan le mani tra l’onde impietose
la terra è vicina ma appare lontana
un attimo basta a far sparire le attese
in un mare che oggi non può ,non perdona
la terra è vicina ma appare lontana
un attimo basta a far sparire le attese
in un mare che oggi non può ,non perdona
Si sfascia lo scafo toccando una secca
spargendo nell’acqua i suoi legni e le genti
che trovan la morte cercando la mecca
e arrivano sospinti a riva dai venti
la storia ricorda ma all’infinito ripete
la tragica fine di chi è disperato
sfuggito alla guerra alla fame e alla sete
lo beffa la vita e muore annegato.
270223

Da andrea sergi
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Commenti
Meravigliosa!


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Grazie Aquila della notte, grazie Anna, saluti.


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Un canto il tuo, sulle tragedie della gente,che è una poesia che incanta!!





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Amaro omaggio alle sfortunate vittime del nero pelago, della fame e dell'illusione.


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