Non so se me le porta il vento o il tempo
oppure la stanchezza della vita
o il nulla che circonda l’esistenza.
oppure la stanchezza della vita
o il nulla che circonda l’esistenza.
Vengono e vanno
salgono e discendono
un mare immensamente officinale
profondità inespresse
vette inviolate
casi da giornale
portate dai corsieri e dalle fate.
Non so se sono acerbe e d’alta scuola
oppure un vanto allegro del sentire
o la scommessa nuova da tentare.
Sanno e non sanno
fanno da collante
un coro intensamente universale
sfide ed inganni
porte da scoprire
facce e messale
invisi ai portaborse del garrire.
Non so se amiche o odiata compagnia
oppure la promessa tra le mani
o il vecchio torto ornato da invertire.
Scranno ed inganno
carte della fiera
un nodo interamente primordiale
dette e ridette
come da contatto
mondo naturale
signore di un poema mai redatto.
Opera scritta il 26/05/2023 - 08:11
Letta n.266 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Bellissima.
Zio Frank Storie del gufo 26/05/2023 - 09:48
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Veramente bella!
Anna Cenni 26/05/2023 - 09:14
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Molto bella, complimenti!
Maria Luisa Bandiera 26/05/2023 - 08:24
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