Storie dell’uomo col cappello -Parole silenti
Scendeva la notte insieme alla neve
su soli due rintocchi
in quella notte di luglio. Di ricordi giaciuti al poggiolo, sui suoi occhi.
su soli due rintocchi
in quella notte di luglio. Di ricordi giaciuti al poggiolo, sui suoi occhi.
Tolse il cappello solo il tempo di grattarsi la testa per scacciare quelle parole...
Quelle che gli risuonavano ancor tra i pensieri nel modo stesso di un giro di voce tra la puntina e una macchia di luna sul vinile.
Nell’uomo una piccola crepa si aprì dentro al cuore, come di assestamento.
Comprese allora che nulla sarebbe tornato come prima.
C’era quel vento… e seduto accanto alla sua ombra, l’odore sulle mani e l’appiccicaticcio della resina lo infastidirono a tal punto da seguire la crepa allungarsi fin giù dove ha sponde l’anima.
L’uomo col cappello prese a seguire il suo passo su una ruga di ricordi tra quei pensieri appesi al collo, da un basso tuba.

Letta n.355 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Un breve racconto scritto molto bene. Si legge con tanto piacere 



--------------------------------------
Tra un pò il cappello diventerà una papalina per dormire con la candela accesa e le babbucce di feltro. Così ti ho visto in questa scrittura. Bella si..complimenti.





--------------------------------------
Ha un ché di pirandelliano il tuo racconto...molto bello...


--------------------------------------
Nel complesso, questa storia è un pezzo bellissimo e suggestivo che cattura l’essenza della nostalgia e dell’introspezione.
Bravo.
Bravo.



--------------------------------------
Il silenzio in queste parole ... e qui in questo testo il silenzio ci racconta molto ... complimenti!





--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.