Ricordo ancora di quando ho fatto la patente, l' emozione quando sono salita in macchina e ho acceso il motore la prima volta, dimenticando la cintura ma non la gonna.
Era estate e faceva molto caldo.
Dopo le lezioni di teoria, dove mi sedevo vicino ad un secchione, facendo la carina e lui in cambio mi sussurrava le risposte, finalmente era arrivata la pratica.
Come tutte le donne, una controllatina ai capelli lisci nello specchietto e al trucco e via sul pedale.
Eravamo sempre in due a fare il giro con l' istruttore, non solo di guida ma anche di boxe, visti i quasi numerosi non incidenti.
Guidavano la 206 blu e facevamo mille casini.
A parte la macchina che moriva in salita, dovevamo tirare il freno a mano, per non finire come in una centrifuga catapultati in una foresta triangolo delle bermuda.
I parcheggi non ne parliamo, per l' istruttore era importante guidare la strada si.
Era sempre al telefono e a volte si prendeva a caso la destra o la sinistra, finché non siamo quasi finiti contro un palo della luce.
Ci siamo illuminati come lampadine di zio Fester sempre più folli.
Dopo aver quasi ammaccato la macchina, siamo diventati più prudenti.
Si, il mio collega quasi patentato, un giorno ha aspettato che il semaforo arancione diventasse rosso e ha accelerato di brutto.
Ecco che siamo diventati un gatto di otto vite in un attimo, questo era più pericoloso del palo, non potevi fare la dance, qui facevi tutte le salse e diventavi un grissino se ti andava male.
O una pallina.
Ricordo ancora di come prendevo selvaggiamente la rotonda, in mezzo le stradine.
Ma avendo mio zio venditore d' auto, avevo una scusa.
Dovevo correre a vendere, vendere, vendere.
Il giorno dell' esame della pratica, arrivò presto.
L' esaminatore era un magrolino, con gli occhiali e una faccia da rinco totale.
Avevamo già la patente in tasca, ci facevamo risate garantite, dando per scontato la patente.
Ah, quel pirla non ci frega!
Non diede la patente a quasi nessuno quel giorno, tra cui io.
Bruciavo dentro come una frizione rotta, fumavo come una pasta!
Alla seconda prova, tutti abbiamo avuto la patente per fortuna e così la delusione del magrolino è stata dimenticata.
Meglio ricordare la partenza con il semaforo rosso, la faccia convinta del mio coetaneo e io che ridevo quando in una curva prendevo il palo.
Il palo è grigio, io non passo con il rosso!
Era estate e faceva molto caldo.
Dopo le lezioni di teoria, dove mi sedevo vicino ad un secchione, facendo la carina e lui in cambio mi sussurrava le risposte, finalmente era arrivata la pratica.
Come tutte le donne, una controllatina ai capelli lisci nello specchietto e al trucco e via sul pedale.
Eravamo sempre in due a fare il giro con l' istruttore, non solo di guida ma anche di boxe, visti i quasi numerosi non incidenti.
Guidavano la 206 blu e facevamo mille casini.
A parte la macchina che moriva in salita, dovevamo tirare il freno a mano, per non finire come in una centrifuga catapultati in una foresta triangolo delle bermuda.
I parcheggi non ne parliamo, per l' istruttore era importante guidare la strada si.
Era sempre al telefono e a volte si prendeva a caso la destra o la sinistra, finché non siamo quasi finiti contro un palo della luce.
Ci siamo illuminati come lampadine di zio Fester sempre più folli.
Dopo aver quasi ammaccato la macchina, siamo diventati più prudenti.
Si, il mio collega quasi patentato, un giorno ha aspettato che il semaforo arancione diventasse rosso e ha accelerato di brutto.
Ecco che siamo diventati un gatto di otto vite in un attimo, questo era più pericoloso del palo, non potevi fare la dance, qui facevi tutte le salse e diventavi un grissino se ti andava male.
O una pallina.
Ricordo ancora di come prendevo selvaggiamente la rotonda, in mezzo le stradine.
Ma avendo mio zio venditore d' auto, avevo una scusa.
Dovevo correre a vendere, vendere, vendere.
Il giorno dell' esame della pratica, arrivò presto.
L' esaminatore era un magrolino, con gli occhiali e una faccia da rinco totale.
Avevamo già la patente in tasca, ci facevamo risate garantite, dando per scontato la patente.
Ah, quel pirla non ci frega!
Non diede la patente a quasi nessuno quel giorno, tra cui io.
Bruciavo dentro come una frizione rotta, fumavo come una pasta!
Alla seconda prova, tutti abbiamo avuto la patente per fortuna e così la delusione del magrolino è stata dimenticata.
Meglio ricordare la partenza con il semaforo rosso, la faccia convinta del mio coetaneo e io che ridevo quando in una curva prendevo il palo.
Il palo è grigio, io non passo con il rosso!
Opera scritta il 05/08/2023 - 00:54
Da Mary L
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Commenti
Un bel racconto ben scritto in tutta la sua tragica ilarità che ti ha regalato anche dei bei ricordi.
Maria Luisa Bandiera 06/08/2023 - 18:10
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Mary, l'importante è che poi hai ottenuto ciò che volevi: la patente. Immagino che la sera stessa avrai festeggiato da qualche parte.
Colgo l'occasione per segnalarti che ti ho risposto su "GMC", "A' Pandazza e la Lancia Musa" e "Il mercataro intelligente".
Con quasi mese di ritardo ti ho poi risposto a "Il caffè della suocera"
A "Il guardiano del faro" ti avevo risposto mentre stavo andando in vacanza.
Passa una buona domenica!
Colgo l'occasione per segnalarti che ti ho risposto su "GMC", "A' Pandazza e la Lancia Musa" e "Il mercataro intelligente".
Con quasi mese di ritardo ti ho poi risposto a "Il caffè della suocera"
A "Il guardiano del faro" ti avevo risposto mentre stavo andando in vacanza.
Passa una buona domenica!
Giuseppe Scilipoti 06/08/2023 - 16:38
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Complimenti.
Zio Frank Storie del gufo 06/08/2023 - 11:50
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Bravissima
Mirko D. Mastro 06/08/2023 - 07:31
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Grazie
Mary L 05/08/2023 - 19:21
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Sei sempre troppo forte nei tuoi racconti simpaticissimi e molto scorrevoli!!
Anna Cenni 05/08/2023 - 19:04
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Una esperienza raccontata in bello stile, complimenti, ciao
Francesco Scolaro 05/08/2023 - 19:02
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Grazie Giuseppe abbiamo sudato la patente insomma l' ingegnere tuo era un pezzo di pane, il mio uno di gomma
Mary L 05/08/2023 - 14:00
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PS. a me, a scuola non mi hanno mai bocciato, tranne una volta: a Scuola Guida.
Precisamente mi bocciarono ai quiz. Feci quattro errori.
Mesi dopo, ci riprovai e ne feci solo tre.
PPS. Il mio esame di guida lo feci con un ingegnere che era un pezzo di pane. Avvenne però una cosa meritevole da essere raccontata in un racconto.
In futuro vedrò di scriverlo.
Nel frattempo, segnalo che ho risposto su 'A Pandazza e la Lancia Musa.
Precisamente mi bocciarono ai quiz. Feci quattro errori.
Mesi dopo, ci riprovai e ne feci solo tre.
PPS. Il mio esame di guida lo feci con un ingegnere che era un pezzo di pane. Avvenne però una cosa meritevole da essere raccontata in un racconto.
In futuro vedrò di scriverlo.
Nel frattempo, segnalo che ho risposto su 'A Pandazza e la Lancia Musa.
Giuseppe Scilipoti 05/08/2023 - 10:35
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Bene, da buon "esaminatore" promuovo questa pubblicazione che è da semaforo verde. Toh, ecco la patente S che sta per Scrittura.
Giuseppe Scilipoti 05/08/2023 - 10:32
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Gli aspetti che contribuiscono a rendere il brano decisamente riuscito ci sono praticamente tutti, tra cui lo stile. Per il resto sicuramente non mancheranno quei lettori che durante la lettura si sono riconosciuti in qualche spezzone o sequenza tra cui ci sarei io visto che ho dei simpaticissimi ricordi legati alla Scuola Guida.
(segue)
(segue)
Giuseppe Scilipoti 05/08/2023 - 10:31
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Sì, posso affermare col sorriso sulle labbra che una gag o una chicca ne chiama immediatamente un’altra tant'è che durante lettura non mi dava il tempo di riprendermi dalle risate precedenti.
E tra sequenze probabili (quelle autobiografiche) e stravaganti si va sempre in quel tipo di crescendo che "sfreccia" a go go.
(segue)
E tra sequenze probabili (quelle autobiografiche) e stravaganti si va sempre in quel tipo di crescendo che "sfreccia" a go go.
(segue)
Giuseppe Scilipoti 05/08/2023 - 10:30
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Nella lista delle ultime uscite di Oggi Scrivo, immaginavo già dal titolo, cioè "Patente" che era... opera di Mary.
Ho letto questo racconto con piacerissimo, mi sono lasciato sia "guidare" che "trasportare" dalla narrazione umoristico/autobiografica.
(segue)
Ho letto questo racconto con piacerissimo, mi sono lasciato sia "guidare" che "trasportare" dalla narrazione umoristico/autobiografica.
(segue)
Giuseppe Scilipoti 05/08/2023 - 10:28
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