Rosso bruciato
Mi hai detto che hai cercato di guarirmi, che ci hai provato davvero. Dal grigio pietra di tutte le mie malinconie, lanciandomi una fune dalla tua riva sicura.
Dentro quel tuo blu notte.
E che ne ho fatto avio e puzzo di combustibile. Ma per il focolare, è ciò che non hai compreso; e non hai udito il crepitio del ceppo sull’ardesia.
Dentro quel tuo blu notte.
E che ne ho fatto avio e puzzo di combustibile. Ma per il focolare, è ciò che non hai compreso; e non hai udito il crepitio del ceppo sull’ardesia.
Così dipinsi rami verde salvia verso il cielo con la mente, su fino al giallo senape dell’ultimo sole per accompagnare da te e sopra al tuo libro ancora l’alba rosa antico quando siedi a leggere tra il terra bruciata del giardino e i miei pensieri.
Si introduceva però oramai la nebbia dal camino.
In quel suo arancione ruggine la sera si era nascosta nella caligine.
Già era autunno.

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Commenti
Una tela di sentimenti, dipinge un interessantissimo autunno 



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In un tripudio di colori si srotola questo tuo settembre scritto nel tuo particolare modo di esprimerti che ti è consueto e ti distingue.





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Suggestiva scrittura creativa elaborata sempre con uno stile unico e originale qual'è il tuo...complimenti Mirko





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Son belli i colori dell'autunno, un poco oscuri, ma ne hai fatto piacere da sentire, odor di fumo e spezia, nella scrittura tua si legge e si annusa..di cielo, di terra e di mare...è mi sovviene dicendo questo, di quel romagnolo bellimbusto che dal balcone di una piazza fece di tutto agli uomini..tranne la Giulietta!!








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