il lago che
di Te porta quiete
culla la sua isola
che pur vicina
non tocco mai.
E le colline
rendono
carezze dolci e verdi
mentre sopra
le nude vette sento pungere la mia e Tua
solitudine.
A valle i consumati campi di settembre
ricordano come poi le stagioni
sono abitudini
che fan solo dono di lontani profumi.
Ma Il mare di
notte fa soffiare
il respiro del cielo verso riva
e
muove risme d'acqua che riecheggiano
promesse.
E di nuovo Ti trovo a raccogliere una conchiglia bianca di luna.
Come allora sorridi
e mi regali
una Stella.
di Te porta quiete
culla la sua isola
che pur vicina
non tocco mai.
E le colline
rendono
carezze dolci e verdi
mentre sopra
le nude vette sento pungere la mia e Tua
solitudine.
A valle i consumati campi di settembre
ricordano come poi le stagioni
sono abitudini
che fan solo dono di lontani profumi.
Ma Il mare di
notte fa soffiare
il respiro del cielo verso riva
e
muove risme d'acqua che riecheggiano
promesse.
E di nuovo Ti trovo a raccogliere una conchiglia bianca di luna.
Come allora sorridi
e mi regali
una Stella.
Opera scritta il 17/09/2023 - 14:33
Letta n.258 volte.
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Commenti
Piaciuta e apprezzata.
Maria Luisa Bandiera 18/09/2023 - 07:45
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