Entri accompagnato da un'ambulanza,
Finisci in una cupa e calda stanza,
Sulle pareti numeri dispari e pari,
Di assistenza paion molto avari.
Finisci in una cupa e calda stanza,
Sulle pareti numeri dispari e pari,
Di assistenza paion molto avari.
Lettini con ruote un pò dappertutto,
Qualcun par pronto a subire un lutto,
C'è chi cammina senza una meta,
Sguardo basso e tenuta discreta.
Qui e li' qualche infermiere che ride,
Questo di fatto con l'ambiente stride,
Davanti a cotanta e simil sofferenza,
Dovrebber mantener una certa apparenza.
L'ultima volta che mi ritrovai tra questa mura,
Il ricordo di quel che accadde fa ancor paura,
Or colui che era con me si trova al cimitero,
In compagnia ahime' di un pallido cero.
Opera scritta il 15/02/2024 - 07:07
Letta n.227 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Spettacolare nella sua ironica serietà questa poesia, complimenti
Mirko D. Mastro 15/02/2024 - 16:55
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Formidabile calza alla perfezione.
Francesco Cau 15/02/2024 - 15:52
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Bellissima!!
Anna Cenni 15/02/2024 - 12:54
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