Parlando di papaveri e papere con un paracadutista pakistano un poco petulante e con parecchi peli sul petto, mi venne il pensiero che, per farmi passare le mie particolari paturnie circa la perfetta preparazione del fritto di paranza nel periodo di proibizione alla pesca della passera di mare dell'oceano Pacifico durante il periodo pasquale, avrei dovuto chiedere al pizzaiolo della pizzeria Da Peppino la ricetta perfetta. Risolto questo pressante problema, per puro passatempo, mi scrissi ad un corso di ping pong della scuola Pinco Pallino presieduta da un peruviano pluridecorato piuttosto prolisso ma con un prestigioso palmares. Purtroppo, dopo un pò di prove, scivolai su una pallina procurandomi una frattura al perone e una piccola perforazione del piloro che richiesero una prolungata convalescenza presso un poliambulatorio privato che mi costò un bel pezzo della mia pensione di postelegrafonico. Passato questo periodaccio mi ritirai nel mio piedaterre sui monti Pirenei con una procace pulzella con le poppe a pera, il mio pitone Pasqualino, e il mio pit-bul Pierre de la Pompadour, mandando un profluvio di post a tutti i parenti più prossimi...pace e bene!
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