sai, si dai, lo sai...
no, lo so che non sai di me
dell’apnea, quella vera
tra la lana cotta d’una memoria viva
senza chiedere, no, non farlo
anzi, sparisci
dell’apnea, quella vera
tra la lana cotta d’una memoria viva
senza chiedere, no, non farlo
anzi, sparisci
perché non si deve, perché non si può
e perché manca il respiro
di quei battiti sgangherati
sbattuti su un costato, quando ad altri
dicevi, si, sapevi….
e l’ogni istante, il mio, s’è schiantato
aritmia d'una foto che sorride dispettosa
sanguina, il tuo spesso
sai, i miei occhi, si dai, lo sai
“sta bene”, dice lei, quasi non lo riconoscevo
…loro,
quelle pennellate di vertigini
possono sparire, ora
in quel per sempre a cui non ho mai creduto
ricordi?
E' che adesso, che bastarda l'ironia
zampilla come fosse acqua
ma tu non berla, moriresti
muoio io per te
Lei, bastarda
...appartiene solo a me
NOTA: non vi leggo più da tanto, Poeti
non so se tornerò, forse,
ma io non prometto mai
Serena Santa Pasqua, cari amici
Opera scritta il 27/03/2024 - 20:23
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Commenti
Lui, lui sa di te
...in quel per sempre...lui sa e crede
...in quel per sempre...lui sa e crede
Massachussets M 03/04/2024 - 22:38
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I tuoi auguri pasquali, Laisa, giungono con questi righi tra poesia narrata e prosa poetica in un implodo di sensazioni.
Ricambio l'augurio di una serena Pasqua a te. A rileggerti
Ricambio l'augurio di una serena Pasqua a te. A rileggerti
Mirko D. Mastro 28/03/2024 - 06:52
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