Felice d’esserci pur io.
Lassù nel ciel, nella tarda notte estiva
al lumeggiar degli astri sulla riva
in ozio, seduto sulla panca
a mirar quel lembo di terra
che nel cuor dello specchio d’acqua
affiora.
E, quel che più caro mi è ancora
il contorno, che ho intorno.
Nel primo mattino, il tremolare
della luce che sale alle cime lontane
nel rado velo delle nebbie montane
tra i verdi prati pieni di vita
scorgo le vette,
immense sculture di pace infinita.
L’armonia mia, ribolle d’una delizia
d’amore e bellezza
come la gioventù che n’esalta
l’ardore e la purezza.
al lumeggiar degli astri sulla riva
in ozio, seduto sulla panca
a mirar quel lembo di terra
che nel cuor dello specchio d’acqua
affiora.
E, quel che più caro mi è ancora
il contorno, che ho intorno.
Nel primo mattino, il tremolare
della luce che sale alle cime lontane
nel rado velo delle nebbie montane
tra i verdi prati pieni di vita
scorgo le vette,
immense sculture di pace infinita.
L’armonia mia, ribolle d’una delizia
d’amore e bellezza
come la gioventù che n’esalta
l’ardore e la purezza.
Opera scritta il 20/05/2024 - 11:08
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Commenti
Tra cielo stelle e verdi prati, l'occhio del Poeta si posa, il cervello elabora e la mano scrive....poe bella ed ispirata, ciao
Francesco Scolaro 21/05/2024 - 15:27
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